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  1. #4
    Fino a quando non prenderai in mano un serio testo di algoritmica e/o metodi matematici per la complessità computazionale, limitati alla regoletta empirica: data una generica espressione in forma chiusa, tipicamente polinomiale e in funzione della quantità di dati elaborati, che esprime il totale delle operazioni svolte, per il momento ti basti sapere che il passaggio alla notazione asintotica avviene banalmente considerando una e una sola volta il termine col massimo esponente, a meno di qualsivoglia coefficiente.

    Dunque si avrà, ad esempio, da 4n2 + 12n + 255 -> O(n2), e via esemplificando. Riguardo alla complessità in spazio, vi sono comunque numerosi casi nei quali è indispensabile considerarla e saperla calcolare correttamente, al di fuori del contesto scolastico.


    A proposito: algoritmo è un termine maschile, dunque in italiano si scrive "un algoritmo": non occorre alcun apostrofo dopo l'articolo.
    Ultima modifica di M.A.W. 1968; 30-12-2014 a 23:37
    • Un plauso a Grisha Perelman, raro esempio di genuino anticonformismo umano e scientifico.

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