factor è completamente diverso come obbiettivi e struttura.
Forth è vicino alla macchina: hai due stacco di cui uno non lo utilizzi praticamente mai, lo stacco è diviso in celle che rappresentano le words della macchina su cui lavori (8/16/32 bit) tutto il resto è interpretazione di numeri. Non hai controlli statici né tipi e ti gestisci la memoria.
Factor è tipizzato e presenta (uno strano) modello a oggetti, "funzioni anonime" (quotations), e svariate astrazioni.
Tuttavia tutti e due i linguaggi spingono verso la costruzione di un "linguaggio" (un insieme di words) ad hoc per il problema da risolvere.
Cercano solo di risolvere problemi diversi.
Tutti e due spingono verso il riutilizzo del codice e la creazione di più "funzioni" molto (e intendo molto) brevi (funzioni di più di 2 righe sono rarissime anche nella libreria standard per quanto riguarda factor).
Factor offre più possibilità di riutilizzo del codice perché ha più astrazioni. Si pone un obbiettivo diverso. Adotta come principio l'avere un libreria standard molto ricca che sia in grado di risolvere tutti i problemi (cosa che forse è malvista dai seguaci di forth). Ma appunto, se togliamo la RPN e altre somiglianze nella sintassi, i due linguaggi sono profondamente diversi.

Ci sarebbero altre cose da dire, ma se dai un occhiata ai due linguaggi te ne accorgi.

Personalmente trovo che forte sia troppo poco documentato. Factor offre un bel ambiente di sviluppo (à la smalltalk con tutte quelle belle immagini spesso odiate dai comuni programmatori), con documentazione annessa.

Comunque il punto principale è sostanzialmente che lavorano su due piani totalmente diversi: uno a livello della macchina, l'altro al livello di un qualsiasi linguaggio di scripting.