Quote Originariamente inviata da astro Visualizza il messaggio
Io infatti (m'ero dimenticato) controllerei bene la divisione delle quote, e cioè la situazione catastale che essendo atto pubblico è consultabile e che per legge documenti, mi pare, formalmente le proprietà (cioè valuta idoneo il titolo)

Dopodichè guardando un attimo meglio, non dovresti avere alcuna prelazione... c'è se la comunione si è instaurata mortis causa (e, ATTENZIONE, in questo caso si ha il diritto di "inseguire" il bene e riscattarlo da chi lo abbia acquistato) ma in generale non c'è una prelazione immobiliare...
E' però vero che parte della dottrina ammette l'analogia del art.732 con la comunione

Nell'eventualità, comprare prima di vendere ti mette nella condizione di vendere meglio. Ma puoi anche non farlo (solo che se hai una percentuale alla quale l'acquirente non rinuncerà di sicuro)
Io ho la parte più grande, ho fatto una proposta di vendita che è stata considerata alta, diciamo che mi aspetto una offerta che sarà la metà o poco più.

Non ho bisogno di vendere ma trattando potrei anche scendere di qualcosa e chiudere la vendita.

Quel che vorrei sapere e se, nel caso in cui non vendessi, con l'acquisto del 10% il nuovo proprietario possa disorre del fondo come crede.

Farci l'orto, accedervi da una apertura sull'attuale muro di cinta, recintare il tutto a sue spese, piantare patate.... insomma, che limiti potrebbe avere o potrei avere?