Di fatto ci sono due "serie" di versioni di Python: la 2.x e la 3.x; la serie 2.x è sostanzialmente terminata alla 2.7.qualcosa, ma di fatto resta ancora la più usata, dato che la serie 3 introduce una serie di cambiamenti incompatibili. La serie 3 ormai è in giro da un pezzo e dovrebbe essere il futuro, hanno approfittato della rottura di compatibilità per sistemare un po' di magagne che si erano accumulate (anche se a mio avviso stanno introducendo complessità in maniera gratuita in un linguaggio che aveva nella semplicità uno dei suoi punti di forza).
In linea di massima, comunque, quando leggi un articolo la cosa fondamentale da sapere è se si riferisce alla serie 2 o alla serie 3, la minor release precisa non è così importante (ci sono aggiunte, ma comunque qualunque articolo attuale relativo a Python 2 si riferisce inevitabilmente alla 2.7, e su Python 3, a meno di scomodare feature ultranuove, più o meno qualunque cosa dalla 3.2 in poi va bene).
Sul discorso Python 2 vs Python 3, la risposta è "dipende dal codice su cui devi lavorare"; praticamente chiunque abbia una base di codice significativa in Python 2 continua a lavorare in Python 2, mentre per progetti nuovi molti usano Python 3 (anche se non è detto - alcune librerie non sono state ancora portate completamente a Python 3, oppure tanti sono familiari con Python 2 e usano quello - anche perché è meno un moving target rispetto a Python 3).

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