In generale gli algoritmi come quello di cui si discute si affidano pesantemente ad elementi univoci per costruzione, come i silicon ID (di cui questo è un semplice ed economico esempio discreto) e gli RNG crittografici integrati nei vari chipset.

Il silicon ID è veramente un uovo di Colombo: si tratta banalmente dell'equivalente su silicio del classico numeratore progressivo elettromeccanico applicato alle macchine da stampa per ricevute, tagliandi, bolle, fatture ed altri stampati di natura fiscale. Sorprendentemente però l'idea ha avuto uno sfruttamento commerciale intensivo solo da pochi anni: in passato occorrevano ordini custom, emulazioni artigianali vendor-centric o il ricorso agli ID analoghi contenuti in qualche logica programmabile.

In ogni caso, si può essere certi che negli utlimi dieci/dodici anni almeno una mezza dozzina di pezzi di silicio su una comune MB mainstream recano un ID univoco a 48 bit o superiore facilmente accessibile via software, che può essere sfruttato in concomitanza con l'RNG hardware, eventuale TPM a sua volta integrato nel chipset, e altri accorgimenti per generare un ID effettivamente a prova di collisione, come il GUID di cui sopra.