Ti cito la mia esperienza di 4 anni fa.

Dovevo aprire una attività in quanto mi ero licenziato dalla ditta per cui ho lavorato per anni, chiesi alla mia banca un prestito presentando un business plan dettagliatissimo dove indicavo praticamente tutto, anche la mia attività si preannunciava vincente in quanto avrei rifatto praticamente quello che facevo prima solo da titolare.

Una buona mano me la stava dando la mia ex azienda in quanto stava per fallire (motivo per cui me ne andai prima di dovermi mettermi in fila ad attendere i miei soldi) e fallì esattamente nello stesso periodo della mia apertura.

Tornando al finanziamento, a garanzia la banca poteva mettere tutte le azioni del mio deposito titoli vincolandole, il valore dei titoli era esattamente del 15/20% maggiore di quanto sarei andato a chiedere, chiesi un finanziamento per poter gestire nel migliore dei modi eventuali richieste di contante per spese necessarie e convenienti per l'attività, sempre a tale scopo avevo anche in pancia tutti i miei investimenti in fondi comuni.

Anche io pensai che era meglio dormire tranquilli non pensando alle rate del prestito, se proprio ci fossero state delle difficoltà avrei attinto ai fondi.

Ebbene ci pensò la mia banca a togliermi ogni dubbio, per finanziarmi, pur avendo praticamente il triplo di quanto chiedevo già depositato nei loro fondi e nel mio deposito titoli, il direttore mi disse che per il bene di entrambi (mio e suo.....) era meglio se facevamo una piccola "ipotechina" su casa mia.

Aprii senza chiedere finanziamenti, facendolo avendo cura di non spendere un Euro in più dello stretto necessario usando i miei soldi e fù un bene in quanto la mia attività venne rilevata dopo soli 9 mesi e non mi ritrovai con prestiti ed "ipotecuccie" da estinguere, presi e spostai completamente fondi titoli presso una banca diversa ove appoggiai il conto della mia ditta.

La morale del racconto è che se puoi fare con i tuoi secondo me è meglio, contieni sicuramente sprechi e spese non necessarie e quei soldini te li ritrovi in tasca.