Ne parlavo giusto oggi.
Non c'entra molto con l'esempio ma qualche anno fa in Sri Lanka mi è capitato un piccolo incidente con un tuk tuk, su una stradina secondaria (che avrei definito deserta) e durante un breve scroscio di pioggia. In pratica ci siamo trovati col tuk tuk coricato su un fianco. Nel giro di 30 secondi si è radunato un nugolo di persone per aiutarci ad uscire e per soccorrere noi ed il guidatore. Ma 30 secondi sul serio, e si è creata sul serio una piccola folla pronta a prestare soccorso, chiamare aiuto eccetera.
L'anno prima ero a Siracusa (ma poteva succedere ovunque in Italia) ed ho assistito ad un piccolo incidente con uno scooter ed un automobilista distratto, che ha colpito di lato la parte posteriore dello scooter facendo cadere il guidatore. Il tutto è avvenuto a velocità molto basse e non c'erano feriti gravi, il guidatore aveva comunque battuto a terra e si era graffiato. Io ero a boh... 50, 100 metri e c'era gente ben più vicina, eppure tutti si sono messi a guardare e nessuno ha fatto nulla per aiutare il poveretto, che era rimasto con una gamba sotto lo scooter. L'automobilista era shockato ancora al volante, con lo sguardo vitreo e del tutto pallido. Dopo qualche secondo, visto che nessuno si muoveva, sono andato io di corsa per aiutarlo ed insieme a me è arrivato un ragazzo di colore, abbiamo sollevato lo scooter ed aiutato il signore a sedersi finché non si è ripreso.
Qualcosa di simile è successa nella città in cui abito, anche in questo caso l'unico a farsi avanti è stato un ragazzo di colore.
... e basta, non ho molte esperienze di questo tipo per fortuna
Però mi chiedo se in questo comportamento non ci sia una parte di paura di quello che può succedere: metti che lo aiuto, poi arriva la polizia e mi chiede come mai ero li, o arrivano i soccorsi e mi accusano di aver fatto qualcosa di sbagliato... e se finisco nei pasticci? Meglio vedere come va a finire e non fare nulla...
O è solo un'impressione mia?