Trenta milioni di ammanco
Indagine sul Comune di Torino
Ipotizzato un falso in bilancio. La somma riguarda crediti dell’azienda partecipata di trasporto pubblico Gtt e che il municipio nel 2015 non avrebbe riscosso
Il Comune, nello stilare il bilancio del 2016 nel mese di marzo, come d’obbligo, aveva chiesto alle sue partecipate di segnalare eventuali rapporti di debito o credito. A pagina 49 della relazione sotto la voce Gtt c’è però scritto “Dato non disponibile”. Perché il dato venne omesso?
A marzo 2016 al governo della Città c’era ancora Piero Fassino. Il 31 luglio 2016 invece, quando il bilancio Gtt venne approvato, si era insediata
Chiara Appendino, che aveva segnalato una situazione di disallineamento dei conti. Infine, e questa è la terza questione descritta nell’esposto, nel bilancio Gtt del 2015 ci sarebbe anche un ulteriore problema di crediti di Gtt verso l’Agenzia metropolitana piemontese, una partecipata da Comune e altri enti pubblici.
Mancherebbero altre decine di milioni di euro e anche questo buco sarebbe stato celato, mettendo a rischio l’equilibrio delle finanze della Città.