La produzione di idrogeno tramite elettrolisi non è efficiente.
In pratica usi dell'energia per separare gli atomi di una molecola di acqua, per poi far andare un motore facendo l'operazione inversa. Va da se che alla fine non è tanto conveniente (a differenza del petrolio, l'idrogeno non ha sorgenti: lo devi creare. Quindi spendi X energia per ottenerne Y < X).
Esistono altri tipi di produzione tramite combustibili fossili che sono più efficienti, ma non ha senso liberarsi del petrolio come benzina per poi doverlo usare per un altro scopo, giacché dobbiamo cercare un modo per liberarci del petrolio definitivamente, visto che non è una risorsa infinita.
Chi investe nell'idrogeno se ne assume dei rischi. Il rischio è, a parte quella di una tecnologia relativamente nuova che può portare dietro problemi che si vedranno solo nel lungo termine, che alla fine il mondo non andrà in quella direzione: si scopriranno meccanismi più efficienti e più puliti e quindi tutto l'investimento sarà stato perduto.
Qui a Bolzano abbiamo degli autobus a idrogeno (mi sembra 5) e un centro di produzione (produce tramite elettrolisi, ma usando l'energia che serve tramite solare e idroelettrica). Sono stati molto contestati perché sono costati parecchio (è un investimento, ad oggi) e i detrattori ritengono che l'idrogeno non abbia futuro.
Per dare l'idea: stiamo usando una centrale idrogeno per 5 bus di una città di 150mila abitanti.
Invece si sta andando più sull'elettrico/ibrido. La produzione di energia elettrica può essere varia (fossili, meccanica, acqua, vento, sole, nucleare, gas ecc) quindi è praticamente un jolly che non dipende da una singola risorsa che può finire. Il problema ad oggi è l'autonomia, il tempo di ricarica e lo smaltimento (Siamo sicuri che lo smaltimento di un motore elettrico sia ecosostenibile?).