tutto quello che dici sul progresso e sull'evoluzione dei servizi e' condivisibile e sostanzialmente giusto. ma in questo caso particolare, secondo me, c'e' qualche cosa di diverso:
i taxisti "regolari", essendo a tutti gli effetti un servizio pubblico, devono superare esami, certificazioni e diverse altre cose sostanzialmente per la tutela dei passeggeri che trasportano (per esempio mi viene in mente il test anti droga da fare ogni 2/3 mesi come avviene per i conducenti degli autobus) oppure il conseguimento del CAP, tutte cose che i vari Uber e simili non credo abbiano.
ok la concorrenza, ma quando e' sostanzialmente sleale non va piu' bene.
il problema e' prendere posizione troppo schierata da una parte o dall'altra l'errore, specie se non si ha idea di come risolvere realmente ed equamente la questione. e credo che valga per tutti i partiti/movimenti questo concetto.



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