Il punto è uno solo: non confondere tipi di musica differenti. Cerco di spiegarmi.
Può piacere Allevi, basta non confonderlo/compararlo con altri compositori (già Einaudi è molto diverso). Al di là della differenza stilistica c'è anche quella strutturale. Se si chiama "musica commerciale" non è un caso. Tra un pezzo di Chopin e uno di Einaudi ci sono abissi (non uno, di più) anche se lo strumento è lo stesso: il pianoforte.
Ma lo stesso si potrebbe affermare se comparassimo Chopin con Petrucciani, entrambi sacri nei rispettivi generi. Non possono essere comparati come non avrebbe senso stabilire a chi spetta il podio tra Jazz e Rock; vale lo stesso per la musica colta e il resto. Fermo restando che non ci sono compartimenti stagni, oltretutto.
Vale la pena conoscere tanti generi, soprattutto se la musica è apprezzata al di là del semplice sottofondo che troviamo ovunque. Poi ognuno ascolta e apprezza ciò soggettivamente preferisce.
Ora torno a emozionarmi con lo Scherzo in Do# minore di Chopin senza compararlo ad altri. E voi farete altrettanto con qualcosa di diverso. Semplice e giusto.