@ALB3RTO
Innanzitutto complimenti per esserti laureato.
Rispondo ai punti
a) Per quel che riguarda i profili di cui parla Kahm credo che dovresti escludere a priori quello di PM perche' quasi nessuna azienda prende in considerazione neo-laureati per questo ruolo.
Per quanto tu (generico) abbia studiato e ti sia formato in questo ambito all'universita', ti manca l'esperienza sul campo. E questa te la fai dopo anni di lavoro a contatto con problematiche di diverso tipo e sopratutto considerando quelle che si presentano quotidianamente in un gruppo di lavoro.
E' come chi prende la patente per portare una barca a vela. Sa gestire una crociera con 8 persone a bordo, solo (e non lo dico in senso dispregiativo) perche' ha superato gli esami l'altro ieri?
Per me no.
E vista l'esperienza che ho in questo settore, non ci andrei mai in barca con una persona del genere che invece dovre' avere l'umilta' di essere affiancato a qualcuno piu' esperto di lui che magari non ha nemmeno la patente (nel nostro caso una laurea) ma che vive/lavora in quest'ambito da anni.
b) Assolutamente si'. In Italia la gavetta te la fai ma a livello tecnologico siamo molto indietro rispetto a tutti i paesi europei. Germania, Uk, Spagna, Francia etc...
Quindi se puoi fatti un paio d'anni all'estero. Il problema e' che poi non vorrai tornare indietro
c) La laurea in informatica verteva anche su Java, vero?
Avete affrontato argomenti relativi a BigData ed in particolare sull'ecosistema Hadoop?
Se no e ti interessa, allora approfondisci l'argomento e vedi se riesci a raggiungere la certificazione di Hortnowrks o simili.
E' il miglior settore dove puntare in questo periodo per chi ha una formazione universitaria in ambito Java. In un altro post ho inserito dei link utili.
Concludendo.
Io mi "venderei" come analista-programmatore. Che e' un profilo che per una azienda IT (seria...) vorra' dire sia programmare sia iniziare ad iniziare a prendere iniziativa su come fare struttura un'applicazione, che magari all'inizio sarà semplice e non il core dell'azienda.
Inoltre cominceresti a capire come si svolge il compito di PM, assimilando errori e pregi del tuo responsabile.
Con 3/4 anni (all'estero) con questo profilo avrai le conoscenze adatte per decidere se puntare a fare o meno il PM (io personalmente non tornerei a farlo - ma è una considerazione del tutto personale).
In bocca al lupo!
ps. Considera che dovrai tenerti sempre aggiornato sulle nuove tecnologie. Ma se ti piace quello che fai non dovrebbe pesarti.
Quante cose che non hanno senso leggo in questa risposta.
Se hai avuto brutte esperienze, non sono certo da generalizzare.
Non ha alcun senso quello che scrivi.
Soldi? Dipende dal livello e dalle tue capacita' (anche tecniche) di saper gestire un gruppo.
E lo stesso vale per le "tante ore a lavorare"...se non sai organizzarti, cambia lavoro. Non sei adatto a fare il PM perche' trasmetteresti questo stress a tutti i componenti del tuo gruppo.
Come per il PM, dipende se sai fare il tuo lavoro bene. Altrimenti cambialo se pensi che devi far ricadere la colpa sui programmatori. E poi questo sarebbe qualcosa di "PRO"?
Spero tu stia scherzando...
E poi...la responsabilita' verso il cliente ricade generalmente al PM.
Kahm, hai grossi problemi a lavoro. Ti consiglio di cambiare e di trovare un ambiente migliore (magari all'estero), perch� non sta in piedi quello che scrivi e sopratutto suggerisci.
Fare il programmatore non vuol dire essere l'ultima ruota del carro, ma una parte fondamentale del progetto e del gruppo. Del gruppo appunto, mentre da quello che scrivi pare che ognuno vada per conto proprio, il che porta a lavorare da schifo e produrre codice e lavori pessimi.
Un pò di entusiasmo non guasterebbe. Altrimenti si cambia e si cerca di meglio.
Ma per cambiare devi avere le capacità non solo tecnologiche per farlo, anche se quest'ultime sono fondamentali per potersi rivendere.
Ma nessuno viene a istruirti se non lo fai da solo ed ancora di meno ti viene a cercare.