Quote Originariamente inviata da Nuvolari2 Visualizza il messaggio
Ps. non credo che i social possano essere messi in mezzo per richieste danni. Loro sono solo un mezzo, usato da miliardi di persone nel mondo, che scrivono decine di miliardi di post ogni giorno: è impensabile che possano controllarli tutti.

Sarebbe come condannare le poste perchè il mafioso tal dei tali ha spedito una pallottola di intimidazione per raccomandata.

La responsabilità penale è personale, se uno scrive una cagata su un muro, su un giornale o su un social network il responsabile è chi l'ha scritta. Il social network deve solo fornire i dati utili all'identificazione dell'autore alle forze dell'ordine.
Scusa ma le Poste sono un esempio fuori luogo. Infatti loro sono tenute al rispetto e alla tutela della privacy, mentre lo scopo dei social è proprio l'esatto opposto, dare visibilità a quello che scrive la gente, ossia una mission molto più simile a quella dei giornali.

Quindi, così come esistono regole e responsabilità (anche penali) per i direttori dei giornali allo stesso modo si dovrebbero stabilire regole e limiti per i titolari dei social. E se questi non sono in grado di verificare i contenuti che diffondono allora, almeno nei casi più gravi, dovrebbero essere chiamati a risponderne.
Troppo comoda nascondersi dietro al "come faccio a controllare tutto...", arrivando addirittura a alzare barricate con la scusa di voler proteggere la privacy di coloro che infamano, quando non addirittura attentano alla sicurezza degli altri.