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3) dal massimalismo imperante e da gente come te che ritiene che con una laurea ci si deve pulire il culo, alias "che ci andate a fare all'università? andate a fare tutti i commessi nei supermercati"
?
E dove avrei scritto "che ci andate a fare all'universita' ? andate a fare tutti i commessi nei supermercati ?".

Ho solo cercato di farti capire che oggi giorno avere una laurea con zero o quasi esperienza lavorativa non significa automaticamente essere merce rara e preziosa per il mercato del lavoro. Il pezzo di carta me lo sono sudato anche io, anni fa e fra l'altro quando non c'era il 3+2 e alcuni professori facevano vanto pubblicamente in aula che i loro esami scritti li passavano non piu' del 5% dei partecipanti.
Il mazzo me lo sono fatto anche io e so bene cosa vuoi dire e quali sono ora le tue aspettative in termini di ricompensa del mazzo che ti sei fatto.
Ma il mondo del lavoro e' altra cosa, per fortuna o purtroppo. C'e' un mercato, c'e' domanda ed offerta. Tu sei l'offerta, di questa offerta ce ne e' tanta. Mettiti nei panni ora della domanda. La laurea in se' non e' piu' una merce rara come poteva essere 50 anni fa. Chi ti assume non deve mica ricompensarti per il mazzo che ti sei fatto all'universita' ma per quello che gli darai in cambio in termini professionali.
E questo e' quanto sul discorso "aoo so laureato, datemi i sordi".

Per quanto riguarda accettare o meno stipendi ridicoli, io farei dei distinguo. Si gli articoli di giornale citano sempre le associazioni di industriali che piangono perche' non trovano ingegneri. In realta' piangono perche' non trovano ingegneri a quattro lire come vorrebbero. Pero'...se l'alternativa e' la disoccupazione e farsi mantenere a 30 anni da papina e mammina, allora meglio prendere il lavoro non pagato bene giusto almeno per fare curriculum ed esperienza e nel mentre cercare di meglio. Cio' che secondo me e' da rimproverare e' proprio il non continuare a cercare di meglio, non cambiare azienda, vuoi perche' alla fine si vuole rimanere in una comfort zone vuoi perche' a furia di mettersi a pecora non ci si ricorda piu' quale sia la posizione eretta e che ti stanno inchiappettando. Ci si dimentica di restare incazzati e vigili. Ho conosciuto persone che alla fine accettavano come totalmente normale (ritenendosi anzi fortunati) lo status quo di vedersi pagati 1600-1700 netti al mese dopo 7-8 anni di esperienza (ambito IT, SAP, Milano).
Io personalmente ci ho provato per 9 anni poi ho detto ciao ciao Italia.