Per le vicende che citi, si tratta di rispettare alcune regole di base per vivere in una società che non sia quella funzionale a cui siamo abituati.

Trieste (come moltissime città) ha delle strutture di accoglienza apposta per i senza tetto. Farne a meno è una scelta, ma lasciare roba buttata per strada e incustodita è una cosa che non si dovrebbe fare e nelle città decenti non succede. Non lo farei io, non lo faresti tu, non lo farebbe uno svizzero.
Allo stesso modo, se gli italiani devono presentare delle certificazioni per avere diritto a delle agevolazioni mi sembra corretto che lo debbano fare tutti. È il contrario della discriminazione. Semmai, il comune ha sbagliato a non mettere in atto qualche strumento per risolvere quelle situazioni e riuscire ad ottenere la documentazione necessaria.
La burocrazia, soprattutto se non sei nel tuo paese di origine, fa schifo, io lo so bene e lo sto vivendo in prima persona. Ma mi arrangio io (spendendo fior di quattrini per risolvere la situazione), non pretendo che lo faccia la città in cui vivo, o il consolato, anche se avrei gradito un loro aiuto.

Troppa tolleranza aiuta le città a diventare come Barcellona. Che è bella, ma sporca (nonostante ci siano innumerevoli spazzini che fanno un ottimo lavoro), con quartieri in cui è meglio non infilarsi (di notte, ma in alcuni casi nemmeno di giorno) e con una microcriminalità a livelli patetici. Vivo qua da solo due anni ma il declino è perfettamente visibile.

Ma siamo clamorosamente off topic rispetto al Venezuela, e questa è rapidamente diventata l'ennesima discussione contro questo governo.