In realtà le prove sull'esistenza dei "troll russi" che influenzarono via social le elezioni americane ci sono e sono pure state confermate.
Pure il New York Times ne parlò qualche tempo fa.
Il problema semmai è che non è stato Trump ad usufruirne ma furono gli stessi Dem a organizzare la faccenda (a vantaggio del candidato Dem dell'Alabama) e poi, una volta beccati con le mani nella marmellata, la giustificarono come "un esperimento (segreto)".
La storia di questo esilarante e serissimo caso politico e mediatico è descritta qui.