Da come la vedo io...


Non lo so... seduti in poltrona è facile giudicare.


C'è la Legge da seguire, c'è una costituzione... poi, se durante il corteo pacifico, un centinaio di infiltrati (tipo black-block) cominciano a sfasciare vetrine, tirare sassi e molotov, distruggere auto dei cittadini... la polizia che deve fare? Ritirarsi in buon ordine? E' anche ovvio che poi ci vanno di mezzo i manifestanti pacifici...


Certo, il dialogo è la prima cosa... ma parlare dal di fuori delle situazioni, un po' come facevano certi esponenti politici che hanno accumulato voti, per poi ritrovarsi nella melma una volta entrati nella stanza dei bottoni è sempre stato molto facile.


Poi un'altra cosa da mettersi bene in testa: sembra a leggere i giornali che tutta la catalogna sia per l'indipendenza. In realtà non è così, anzi, la maggioranza è contro l'indipendenza... almeno dai sondaggi. Sondaggio del 2018 troppo vecchio? Diciamo almeno che la metà è contro l'indipendenza, è una favoletta che ci sia una Catalogna tutta unita sull'indipendenza... oltretutto nelle votazioni regolari (non quella cosa ridicola del "referendum"), gli indipendentisti, non hanno mai ottenuto la maggioranza assoluta nel voto popolare (e sicuramente sono andati a votare in massa, non l'hanno certo boicottato visto che era l'unico strumento in mano).


Facilissimo chiacchierare e giudicare situazioni molto difficili e complicate. C'è un tribunale costituzionale che ha emesso una sentenza importante proprio seguendo la costituzione spagnola, si può ignorare una cosa simile? In uno Stato di diritto?


Nessuno può essere al di sopra della Legge e sembra comunque che i giudici non abbiano voluto calcare la mano, Sanchez può comunque concedere l'indulto ai condannati per aprire un dialogo e riportare la questione catalana dalle piazze "inutili e pericolose" nel campo della politica e delle promesse disattese (perchè effettivamente ce ne sono state).

Questo sì, può farlo... ma non chiedete d'infrangere Legge e costituzione, non si può fare.