Discreto può sembrare un termine ambiguo, se si parla di grandi batteristi dell'epoca d'oro.
Dicendo che doveva mantenersi più discreto (rispetto ai colleghi citati) non intendevo che fosse un batterista moderno. Il fatto è che a quell'epoca ogni strumento era molto importante e la batteria non faceva eccezione: i batteristi dell'epoca dovevano trovare un equilibrio tra il "picchiare pesante" e non disturbare il suono che usciva dal complesso, soprattutto nei momenti cantati. Ian Paice suonando con tastiere e chitarra doveva mantenersi un po' più discreto (un altro era, ad esempio, Phil Collins). Erano batteristi molto presenti, stendevano un tappeto ritmico, facevano da base alla melodia, ma senza disturbarla. Dovevano essere presenti, ma senza essere invadenti. Dovevano avere braccia da Hulk e la precisione di una ricamatrice. Non era un compito facile.
Nell'esempio proposto è evidente che Paice sapeva essere onnipresente, pur conservando un suono molto pulito: non c'è una battuta fuori posto, non ci sono colpi dati con foga, c'è solo l'arte.
Prima era stata ricordata Fireball. Penso sia l'attacco di batteria più famoso della storia del rock, un po' come Smoke on the water è l'attacco di chitarra più famoso.