Hai capito giusto ma hai implementato male....
Leva la riga dal primo vhost
Inoltre, se l'accesso avviene in modalità https, devi mettere anche il virtual di default per la porta 443....codice:ServerName miosito.it
Il fatto di dover inserire i vhost nel httpd.conf è giusto ma non è corretto.
Sarebbe meglio, anche per semplicità di lettura e di modifiche, metterli in file separati, in questo modo
File httpd.conf, ALLA FINE del file
A questo punto crei i vari file dei virtual host nella cartella sites-enabled. Per i virtual host di default, cioè "cosa ti mostro se mi inserisci un indirizzo non valido o che non capisco", il file deve essere chiamato 000-default.conf perchè l'inclusione avviene in ordine alfabetico e quindi 000 verrà prima di ogni altrocodice:IncludeOptional sites-enabled/
Il nome per gli altri file non è importante, basta che abbiano una logica (per te!)otrebbero essere pippo.conf, pluto.conf ecc, così come intranet.conf, extranet.conf, clienti.conf ecc ecc
Il lucchetto garantisce la comunicazione protetta tra il client e il server ma chiunque abbia accesso al sito potrà vedere i dati (sul browser). Se con "dati sensibili" intendi "riservati, solo chi è autorizzato deve vederli, modificarli, inserirli ecc", allora https da solo non basta. Se invece dici "voglio evitare che vengano intercettati o modificati durante l'invio o la ricezione da parte del Cliente" allora può andare bene.