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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Xadoom
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    Filosofia di programmazione

    In tutti i corsi di informatica insegnano:
    prima di mettersi a programmare bisogna sempre "pensare" e "abbozzare" qualcosa su carta...In linea logica ciò è vero, in questo modo il risultato sarà sicuramente più elegante e funzionale, ma...io non ci riesco, quando ho in mente un programma mi metto davanti al mio pc e scrivo le idee come vengono; cercando, poi, di integrare il tutto al meglio possibile.
    Non sò come è, ma se non ho davanti una tastiera ed un monitor non riesco a scrivere una riga (neppure in Pseudocodice!!):quipy: .
    Voi come procedete??
    Quale è la vostra "filosofia di programmazione?
    Procedete in modo impulsivo o determinato a priori??


    Ciao a Tutti
    Windows Xp
    [Java]
    [PHP]Notepad++
    [Fortran90-77] elf90 g77
    [C++ /WinAPI] DevC++ VisualC++

  2. #2
    Io sono dell'idea che dipenda dal linguaggio. In linea di massima il tuo approccio è _accettabile_ con linguaggi procedurali come il C o il Pascal. In linguaggi OOP la progettazione è quasi inevitabile.

    Poi dipende anche dalla mole del programma. Sto giusto seguendo un corso all'università e il paragone è davvero calzante..

    Un ingegnere, per costruire ad esempio un ponte (ehm, non citiamo MAI DIRE GOAL plz ), secondo te lo costruisce man mano o ritiene opportuno stendere un progetto prima di agire?

    A tal proposito, se hai un po' di pazienza, ti consiglio fortemente di leggere la pillola di Andrea Simonassi sulla modularizzazione, un concetto davvero molto importante proprio per migliorare quella che chiami filosofia di programmazione.

    Ciao.

  3. #3
    Io ritengo che la filosofia da utilizzare sempre e comunque (nel caso di progetti medio-piccoli, per i progetti grandi la cosa si complica un pochino) sia quella di fare un minimo di progettazione del software che si sta per scrivere e, man mano che si prosegue nella stesura del codice, ascoltare quello che il codice ha da dire riguardo alle modifiche da apportare e alle sucessive fasi di progettazione da intraprendere (progettazione iterativa).

    Ci sono poi dei casi in cui la progettazione iniziale può essere trascurata molto. Io ad esempio praticamente non la faccio quando scrivo dei programmini usa-e-getta giusto per testare alcune cose (algoritmi, come funziona una classe, etc etc).

  4. #4
    Io la progettazione la faccio col computer..
    penso a quello che devo fare, poi creo classi non implementate e controllo come si integrano tra di loro, dopo inizio a scrivere il codice, e se ci sono classi o metodi da aggiungere perchè saltano fuori esigrenze nuove, tento di farlo mantenendo l'organicità del progetto, e cambiando, se serve, buoni pezzi della gerarchia precedente (Mi aiuta l'ide)!!!
    Blink@go

    "Non tutto quel che è oro brilla, Ne gli erranti sono perduti; Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza, Le radici profonde non gelano.Dalle ceneri rinascerà un fuoco, L'ombra sprigionerà una scintilla, Nuova sarà la lama ormai rotta, E re quei ch'è senza corona."

    ------------
    Lang: java 1.4.1 Eclipse

  5. #5
    Originariamente inviato da blinkago
    Io la progettazione la faccio col computer..
    penso a quello che devo fare, poi creo classi non implementate e controllo come si integrano tra di loro, dopo inizio a scrivere il codice, e se ci sono classi o metodi da aggiungere perchè saltano fuori esigrenze nuove, tento di farlo mantenendo l'organicità del progetto, e cambiando, se serve, buoni pezzi della gerarchia precedente (Mi aiuta l'ide)!!!
    interessante.............fai un esempio
    La stupidità umana e l'universo sono infinite.
    Della seconda non sono certo(Einstein)

    Gnu/Linux User

  6. #6
    Originariamente inviato da blinkago
    Io la progettazione la faccio col computer..
    penso a quello che devo fare, poi creo classi non implementate e controllo come si integrano tra di loro, dopo inizio a scrivere il codice, e se ci sono classi o metodi da aggiungere perchè saltano fuori esigrenze nuove, tento di farlo mantenendo l'organicità del progetto, e cambiando, se serve, buoni pezzi della gerarchia precedente (Mi aiuta l'ide)!!!
    Ovvero: iterative design + refactoring.

  7. #7

    Re: Filosofia di programmazione

    Originariamente inviato da Xadoom
    Voi come procedete??
    Non mi è mai capitato di scrivere un programma serio, comunque secondo mè dipende appunto da cosa devi fare.

    Se devi fare un programma che richieda molto tempo devi farti almeno uno schizzo di quello che vuoi realizzare, e poi scrivere il tutto nel linguaggio con cui hai scelto di farlo.
    Quale è la vostra "filosofia di programmazione?
    Non ho una filosofia, tutto viene dalla esperienza.
    Procedete in modo impulsivo o determinato a priori??
    Dipende appunto da quanta esperienza uno ha accumulato..è come nei problemi matematici..o la risposta ti viene subito (intuito), ci vai a caso (forza bruta), oppure ci devi pensare

  8. #8
    Non lo so..
    Stavo facendo un programma (Mai finito) che permetteva di semplificare polinomi!!
    Innanzitutto il programma doveva essere modulare per inserire altri elementi (es i radicali o seno e coseno)!
    Così ho realizzato una classe astratta che può essere estesa. le sottoclassi possono essere lanciate e instanziate da una classe principale grazie al paradigma kernel-modulo, ai pattern factory ed observer, e alla reflection, aggiungendo solo una riga al file di configurazione realizzando una gui modulare per svolgere le varie operazioni!!

    Poi ho creato altre classi che rappresentavono le entità numeriche:
    Letterale, da cui derivavano monomio e polinomio!!
    Il mio progetto si ferma qui e a qualche classe di utilità, per me un lavoro del genere è troppo immenso!!!
    La mia idea comunque era quella di espandere la sruttura come scatole cinesi con una struttura modulare nei dati e nell'interfaccia!!

    Lo so che è un po' arcano ma queste gerarchie possono spiegare meglio:
    Immagini allegate Immagini allegate
    Blink@go

    "Non tutto quel che è oro brilla, Ne gli erranti sono perduti; Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza, Le radici profonde non gelano.Dalle ceneri rinascerà un fuoco, L'ombra sprigionerà una scintilla, Nuova sarà la lama ormai rotta, E re quei ch'è senza corona."

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  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di Xadoom
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    Da un annetto progammo il java, dico, non è che abbia mai fatto programmi chi sa chè (giochetti vari), ma non ho mai scritto qualcosa prima del codice..........io inizio a scrivere le classi a seconda degli oggetti che mi servono, queste implementano da prima solo caratteristiche fondamentali dell'oggetto che rappresentano, poi man mano che lego gli oggetti assieme aggiungo le caratteristiche che mi servono!!
    Certo questo modo è più lungo e meno efficiente di quello rigoroso, ma mi diverto nà CIFRA :gren:

    CIAO
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  10. #10
    Concorto. Io in genere mi faccio funzioni su carta solamente se sono molto complicate. Vorrei proprio sapere chi si mette a scrivere su carta le funzioni per disegnare l'interfaccia grafica.

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