te lo spiego perche'...
Gli algoritmi famosi si basano sul fatto che l'algoritmo sia pubblico e sia privata solo la chiave, non conoscendo la chiave non si puo' decifrare, mentre fare un brute force su chiavi robuste (es 128 bit) potrebbe richiedere parecchi anni e molta potenza di calcolo (che costa milioni).
Il fatto che la chiave sia robusta però non basta!
Ogni chiave diversa deve produrre un output diverso, poi i blocchi su cui lavora l'algoritmo devono essere elaborati in un certo modo per ridurre il rischio che una crittanalisi abbia successo.
Ad esempio la cifratura che tu proponi (nota come cifrario di Cesare, nel tuo caso con chiave fissa +1 e blocchi di 8bit), solo per farti un esempio banale, e' debole alla crittanalisi, perche' a lettera (o blocco) criptata uguale corrisponde lettera in chiaro uguale.
Tutti gli algoritmi con questa proprieta' possono essere craccati senza conoscere nè chiave nè algoritmo, semplicemente basandosi su considerazioni di questo tipo:
se si suppone che il messaggio sia in italiano e si nota che un carattere criptato è molto frequente è probabile che questo sia una vocale, se so che il messaggio e' di affari probabilmente finirà con qualcosa tipo "Distinti Saluti" e conterrà frasi come "prego vogliate". Facendo un piccolo numero di tentativi riuscirò a capire dove sono gli spazi, le vocali, le consonanti.
Ci sono tante altre cose che non possono venire in mente a chi fa un algoritmo fai-da-te, ed e' difficile fare algoritmi resistenti a crittanalisi.
Conviene quindi usare algoritmi noti, che siano pubblici da diversi anni senza mai essere stati craccati, e se sono in giro da tanti anni senza essere stati craccati sono comunque più affidabili di un algoritmo fai-da-te, magari per scherzo del destino anche migliore, ma che mai nessuno abbia testato.