In effetti sarebbe interessante ipotizzare un cumulo tra i diversi mezzi a disposizione del consumatore: ad esempio i giudici potrebbero interpretrare la legge nel senso di più favorevole al consumatore...Originariamente inviato da milano
Alcune osservazioni:
Finora si è parlato di DIRITTO di RECESSO. Fermo restando che il D.Lgs. 15 gennaio 1992, n.50, è tuttora valido e che il successivo D.Lgs. 185/99 è stato emanato a maggiore tutela del consumatore (potremmo ancora disquisire su alcuni aspetti dei due D.Lgs )
Io però mi attaccherei, considerando il fatto che il contratto parla di conclusione del contratto con email, attivazione o consegna, alla possibilità di considerare il recesso non nel senso più favorevoel a Tiscali (email in automatico), bensì in quello più favorevole al consumatore (come s'intende un po' sia nella 50/92 che nel D.Lgs.'99).
Giusto. Ho sentito dire nel forum (lo frequento da un mesetto) che spesso la qualità del servizio scenderebbe in picchiata dopo un paio di mesi di buon livello... Certo lì il recesso non aiuta.a me sembra che il problema sollevato riguardi i molti utenti insoddisfatti del servizio Tiscali ma in fase di erogazione del servizio medesimo. Bene, credo che questo aspetto vada trattato più propriamente nell'ambito della RISOLUZIONE del contratto.
C'è una cosa che vorrei capire (Seclimar se ci sei batti un colpo!): mi sembra, da tante risoluzioni reclamate a giro per il forum, che interrompendo i pagamenti e partendo con le raccomandate, di fatto, si riesca ad ottenere (in generale) la risoluzione del contratto senza questioni legali "aggiuntive" (anche perché se il problema dipende dalla banda vergognsa e non dall'utente, il rpovider lo sa in realtà molto bene, o no?)Capisco l'esigenza che alcuni (o molti) vorrebbero utilizzare il diritto di recesso quale soluzione dopo aver verificato il grado di funzionalità del collegmento Tiscali, ma stiamo parlando di un'altra cosa e cioè di fatti avvenuti dopo la conclusione del contratto (purtroppo).![]()
Un saluto
P.