L'esplosione dei wifi in Italia è cominciata pochi minuti dopo l'annuncio del ministro Gasparri sull'avvenuta emanazione del relativo regolamento. Tutte le compagnie telefoniche, dalle piccole alle grandi, hanno annunciato l'intenzione di aprire miglia di hotspot in giro per il paese. La Valle d'Aosta, come si sa, aveva già annunciato di volersi dotare di hotspot a tappeto.
Per chi ancora non fosse informato, gli hotspot altro non sono che minuscole antennine attraverso le quali è possibile collegarsi a Internet senza alcuna necessità di fili o di cavi. Il ministro Gasparri ne ha appena autorizzato l'utilizzo anche in luoghi pubblici (prima era concesso solo nei luoghi chiusi e privati). In sostanza, si potrà andare al bar, ordinare un caffè, aprire il proprio notebook (o il proprio palmare) e entrare in Rete, scaricare la propria posta, rispondere, mandare email alla segretaria o agli amici.
Telecom, che dispone di un struttura di marketing molto più svelta dei concorrenti, ha annunciato che fino a settembre il collegamento attraverso questi hotspot sarà gratis, per quelli che già si servono dell'Adsl di Telecom da casa o dall'ufficio. Gli altri operatori saranno obbligati a inventarsi qualcosa di simile. La previsione corrente è che nel giro di pochi mesi in Italia spuntino 34 mila hotspot, se non di più. E poi si andrà avanti.
Il paese ama la modernità. E quindi non c'è dubbio che il wifi avrà un grande successo. E questo sarà un altro piccolo passo nella direzione di dare all'Italia strutture moderne di comunicazione. Ma per fare, almeno sotto questo aspetto, dell'Italia un paese davvero moderno, servono ancora due cose. La prima è un piano di incentivi per far decollare la banda larga, che è una struttura indispensabile se si vuole che applicazioni veramente nuove possano partire (telesanità, telelavoro, ecc.). Servono pochi soldi, basterebbe un po' di attenzione alle cose del mondo.
La seconda cosa da fare è un buon piano per trasformare finalmente la pubblica amministrazione da ammasso ingestibile di carte e cartacce, quale è ora, in una cosa moderna, capace di funzionare con un po' di computer, un po' di banda larga e tanto buon software. Sono tutte cose fattibili. Ormai la tecnologia c'è, è sicura e è sperimentata. Basta solo convincersi che far correre i documenti lungo le fibre ottiche è meglio che lasciarli ammuffire nelle cantine di qualche ministero, dove nessuno andrà mai a consultarli e a studiarli. Basta convincersi, in una parola, che la modernità, a questo punto, serve. Fa la differenza.
GIUSEPPE TURANI
(la Repubblica)