Una possibilità al limite dell'estremo sarebbe quella di implementare tu una funzione di analisi spettrale.
Ovviamente non è una cosa facile, ma neanche impossibile, basta avere conoscenze teoriche adeguate.
Il problema sarebbe che poi avresti bisogno dei valori che il suono assume nel tempo: dovresti in pratica poter leggere il tuo suono come una sequenza di valori. Non so questo come si faccia, ma non credo sia particolarmente infattibile.
Una semplificazione viene dal fatto che, poiché lavoriamo a intervalli discreti di tempo, puoi usare la formula di Poisson, e quindi l'integrale della trasformata di Fourier si riduce a una sommatoria. Ovvero, molto più facile da calcolare.
Non so se il gioco vale la candela, ma sicuramente sarebbe un progetto molto, molto interessante.