Stavolta non concordo molto con quanto affermato da agoago.
Google può fare quello che gli pare, vero, ma google è nato e cresciuto per il servizio che offriva: per la semplicità e la correttezza dei risultati. Ricordo anni fa un articolo su Altroconsumo, uno dei primi ad accorgersi oggettivamente del valore di google. Se lo rifacesse ora il test, ora che google vale economicamente gli zeri della suo significato, non credo darebbe lo stesso giudizio.

Dove c'è scritto che un sito ha valore per come compare su google?
Io posso essere un artista, un poeta, scrivere poesie bellissime ma le mie poesie non compariranno su google solo perchè un'analfabeta riesce a pompare il suo sito. L'utente usa google per trovare quello che cerca. Se poi viene rimandato su un altro motore e poi magari su un altro abbandona google (non succederà mai ... ma mai si diceva che google avrebbe avuto successo).

Può essere corretto, può essere un motivo economico (non si guarda in tasca a google, ma secondo me non è un motivo economico), ma non è nè elegante, nè utile, nè conveniente per google.

Tanto prenderà provvedimenti a tal proposito. Secondo me è stupido lasciare certi risultati. Che tipo di provvedimenti (se non li ha già presi) potrà prendere?
Esistono ormai software evolutissimi (e costosissimi) che analizzano, sintentizzano semanticamente i testi: non rimarrei sorpreso se da qui a qualche mese (qualche anno in italia) google presenti come risultati il sunto dei siti o riesca a trovare i siti più inerenti alla ricerca in base a questo software. Un esempio è www.autonomy.com fornisce un servizio simile utilizzato da tempo da vari organi di stampa online, dalla Nasa e dalla stessa Difesa USA.

E chissà che non l'abbia già fatto