Ero perplesso anch'io per lo strict. E` difficile da realizzare se si vuole la compatibilita` all'indietro.
Ma mi pare di aver capito che l'idea e` di spingere per le nuove tecnologie, che sono piu` razionali ed hanno gia` implicite molte caratteristiche per l'accessibilita`.
Conclusione: occorre imparare a fare le cose fatte molto bene.
Quelle pubblicate sono le conclusioni (o forse solo una bozza) del gruppo di lavoro, presentate al Ministero.
Ora c'e` aperta una fase di discussione, e nella mailing list di Webaccessibile.org ci sono vari pareri costruttivi. Puo` darsi che alcune di quelle indicazioni vengano inserite nelle specifiche.
Poi il Ministero deve farle proprie ed emanare il decreto attuativo.
Quindi passera` qualche tempo.
Poi per i tempi di adattamento: stanno scritti nella legge: da subito per tutti i siti che vengono aggiornati o rifatti, pena la nullita` dei contratti con le software house che li realizzano. Non c'e` scritto nulla per i siti "vecchi".