"Ma ci sono brevetti ancora più assurdi, quelli detenuti da Test.com e Ideaflood, ad esempio. I loro fondatori hanno registrato rispettivamente i test e i corsi online, e le tecniche di hosting e di attribuzione dei nomi di dominio.
L'elenco dei "furbacchioni" prosegue con Firepond che si riserva i diritti su ogni sistema che utilizza la lingua naturale per rispondere ai messaggi elettronici dei cyberconsumatori, oppure con la Neomedia Technologies, azienda che minaccia tutte le società che utilizzano un sistema o un metodo d'accesso a un computer in remoto tramite le reti informatiche.
E poi ci sono brevetti strani, a volte impensabili: le tecnologie che permettono la registrazione e la diffusione di concerti su Internet; l'integrazione di software su una piattaforma di videogiochi o anche la creazione, la distribuzione, il salvataggio e l'ottimizzazione di file musicali."
fonte: http://www.apogeonline.com/webzine/2...1/200407130101