Ma io mi riferivo proprio a questo: nonostante le apparenze, è l'interattività che manca, nel web. Se togliamo javascript ed eventuali applet, l'applicazione web parte da un input (la richiesta dell'utente con eventuali parametri e dati vari) e deve produrre un output (la pagina html da mandare al browser). Gli eventi non esistono. Se togli la pressione del tasto 'stop', il cui unico risultato può essere di stroncare l'esecuzione, non c'è modo per l'utente di interagire con lo script o la servlet (di M$ non parlo perché non conosco, ma finché si ragiona in termini di protocollo HTTP non vedo cosa possa cambiare). Per questo dicevo che l'approccio OO è superfluo.Originariamente inviato da Fabio Heller
Quanto all'interazione con l'utente: uno dei vantaggi (sempre vantaggi organizzativi) della programmazione OOP nel WEB è proprio il fatto di consentire di pensare l'applicazione in modo interattivo, ragionando ad eventi piuttosto che in termini input/output. Si tratta di qualcosa ancora abbastanza insolito per chi programma in PHP ma è sicuramente assodato in piattaforme come .NET o Java/Cocoon.
Non sei d'accordo?
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