Non era questo il mio intento: ciò che volevo dire è che il "minimo" o il "massimo" lo stabilisci in base a ciò che devi fare valutando vantaggi e svantaggi di ciascuno strumento che hai a disposizione.Originariamente inviato da skorpions
da quello che mi hai spiegato quindi il vb non è il massimo
RAD sta per Rapid Application Development: identifica una serie di ambienti di sviluppo progettati appositamente per incrementare drasticamente la produttività, riducendo al massimo i tempi di sviluppo.Originariamente inviato da skorpions
però non ho ben capito cosa sono le RAD ?
Si tende tendenzialmente a denigrare questi ambienti perchè si pensa che la rapidità vada raggiunta con dei compromessi riguardo prestazioni e dettaglio del codice, ma questo non è sempre vero ed è una valutazione non generalizzabile (credo che Delphi sia appunto un esempio di questo).
Generalmente, gli ambienti RAD consentono la creazione di interfacce utente in modo visuale e includono strumenti che permettono di generare il codice necessario a "fare qualcosa" in poco tempo, magari incapsulandolo in componenti riutilizzabili e altro ancora.
Si tratta di ambienti particolarmente utili quando le dimensioni del progetto da implementare crescono e quindi serve un aiuto ad astrarre maggiormente la problematica concentrandosi sui dettagli architetturali piuttosto che sui puri e semplici algoritmi.
Sono solo alcuni esempi...vengono scritti libri a riguardo, quindi ovviamente non mi è possibile dilungarmi più di tanto, ma è solo per dare l'idea...
La OOP.Originariamente inviato da skorpions
E le OOP ?![]()
OOP sta per Object Oriented Programming. Si tratta di un "modo di programmare" (concedimi il termine) in cui il sistema software, emulazione del sistema reale da implementare, viene scomposto in tante piccole parti che sono gli elementi che, interagendo tra di loro, concorrono al suo funzionamento.
La programmazione classica procedurale spesso si ottiene raggruppando le istruzioni da eseguire e suddividendole in procedure e funzioni in base al loro scopo e al numero di volte in cui vengono ripetute, mentre le variabili sono rese globali quando devono essere elaborate (lette e modificate) da più di una procedura.
La programmazione ad oggetti invece raggruppa in strutture dati dette "classi" metodi (comportamenti) e attributi degli elementi che operano nel sistema; ciascuna classe identifica il comportamento degli elementi del sistema e ciascun elemento viene rappresentato da un "oggetto" che appartiene a tale classe e si comporta di conseguenza. Le sue caratteristiche sono gli attributi previsti dalla classe, mentre le operazioni che è in grado di fare sono i metodi (vedili come procedure) sempre previsti dalla classe. Ciascun oggetto collabora con gli altri oggetti richiamandone metodi e impostandone gli attributi.
Oltre a questa differenza concettuale, c'è da dire che la programmazione ad oggetti stimola il riutilizzo del codice poichè è possibile creare classi personalizzate che estendono classi base già esistenti e collaudate, riducendo il codice duplicato (e quindi gli errori derivanti); inoltre, attraverso specificatori di visibilità, è possibile rendere "pubblico" o "privato" una parte della classe affinchè non sia possibile richiamare metodi o modificare attributi dell'oggetto senza esplicita autorizzazione.
Non preoccuparti...comunque, stiamo parlando genericamente della sola punta dell'iceberg...Originariamente inviato da skorpions
Scusa se ti faccio molte domande ma non sono espertissimo di programmazione e mi piacerebbe imparare di più! :P
Per saperne di più, un libro alla mano e via!!![]()