personalmente credo che, quando si parte con un proprio sito, all'inizio lo si faccia con una certa "incoscienza", in maniera cioè sicuramente arraffazzonata da molti punti di vista.
Quando siamo partiti noi, per esempio, molte cose erano decisamente più approssimative, poi abbiamo capito che la tipologia di servizio offerta attraeva un certo tipo di cliente, che aveva certe esigenze. Così il sito si è sempre più specializzato per quel target (posizionamento per certe key, faq apposite, linguaggio più tecnico, eliminazione di altri tipi di servizio meno in target etc.) proprio per rispondere meglio alle loro esigenze, percepite attraverso e-mail, suggerimenti, leggendo forum frequentati dal nostro tipo di clientela...insomma, la domanda influenza l'offerta e viceversa, si tratta di un rapporto di interdipendenza.
Questo però non è stato studiato a tavolino, ma è venuto naturale, spontaneo come seguire un flusso continuo. Infatti anche un buon sito si trasforma continuamente, seguendo quella che è l'evoluzione di esigenze e gusti del proprio target, che a volte può anche modificarsi nel tempo e trovarsi davvero molto lontano da dove si era partiti. La cosa più importante credo sia seguire il mercato e le sue evoluzioni, cercare di parlare con i clienti e capire a cosa tengono davvero, usare nel sito lo stesso tipo di linguaggio che usano loro per rendere più semplice la comprensione, studiare le soluzioni proposte dai concorrenti e cosa pensano i clienti quando parlano liberamente tra di loro (es. forum specifici e newsgroup).
Altrimenti si rischia di fare del proprio sito una cattedrale nel deserto.