Ciao,
MySQL è coperto da due licenze
1) commerciale (cioè a pagamento) per chi vuole utilizzare il database per applicazioni che poi vuole *distribuire* nascondendone i sorgenti.
Sottolineo il "distribuire" perchè significa rendere disponibile a un numero astratto e indefinito di utilizzatori. Quindi anche lo scaricamento gratuito dell'applicazione dal tuo sito è "distribuzione".
distribuzione AND sorgente chiuso => necessaria licenza commerciale
2) GPL (gratuita) che ti obbliga a distribuire anche sorgenti insieme alla tua applicazione che fa uso di MySQL.
Se però l'applicazione viene realizzata ad hoc per un committente, questa non è distribuzione. Quindi puoi anche vendere l'applicazione al tuo cliente, e non fornire i sorgenti, pur senza pagare licenze a MySQL AB.
La GPL influisce solo sulla distribuzione intesa come al punto 1.
non distribuzione OR (distribuzione AND sorgente aperto) => non serve pagare licenza
In sostanza ciò che conta non è il farsi pagare o meno ma la distribuzione dei sorgenti insieme all'applicazione che fa uso di MySQL.
E' interessante notare che secondo l'interpretazione restrittiva di MySQL AB, non vale dire "io distribuisco solo il codice PHP criptato, e la mia applicazione supporta più database, poi è l'utilizzatore che decide se usare MySQL, Postgres o Firebird (che hanno licenze molto più permissive)".
No, secondo MySQL AB, il fatto che l'applicazione sia atrattamente in grado di usare MySQL la mette sotto l'influenza della GPL.
Detto questo, parlando con uno dei pochi avvocati che se ne intendono davvero di queste cose in Italia mi sono sentito dire
"Tutto molto interessante...ma siamo sicuri che la GPL (specialmente nell'interpretazione restrittiva) sia compatibile con l'ordinamento italiano e abbia valore qui?"
Lui sospetta di no....![]()