A me quella interpretazione non e' mai piaciuta. Pur essendo convinto che il software libero sua una tra le vie piu' giuste, non ho mai capito perche' se una applicazione proprietaria usa esternamente prodotti GPL debba anch'essa ricadere sotto GPL. Tra l'altro, MS Office secondo questa interpretazione non potrebbe mai non solo includere parte del codice di OpenOffice, ma neppure rilasciare un'applicazione esterna sotto GPL per rendere la propria suite compatibile con i formati di OO. Il che mette un po' in un angolo i formati di OO.