Come grande appassionato di web vorrei farvi notare alcuni punti:
Il web, da circa sei anni, sta cercando di porre rimedio alla confusione creata dal boom di internet avvenuto alla fine degli anni novanta. La famigerata guerra dei browser ha portato alla creazione di enormi disparità a livello di codice: ogni sviluppatore sceglieva un browser come target e si compilava il proprio sito nel linguaggio proprietario di quella marca (oppure preparava una versione per software). Risultato: costi paurosi ed enormi incompatibilità (l'esatto contrario dei principi su cui dovrebbe basarsi il web stesso). Il markup era utilizzato in modo non semantico (quindi codice pesante), inutile e senza capire la vera potenzialità del meta-linguaggio;
Nel 1998, in mezzo a tanti altri progetti simili, nacque il Web Standards Project (www.webstandards.org), un'organizzazione senza scopo di lucro per la diffusione degli standard web: questa cercò di mediare tra Microsoft, Netscape e altre big con l'intento di far realizzare loro dei browser che seguissero le raccomandazioni del World Wide Web Consortium (www.w3.org): queste raccomadazioni furono ritenute vitali per il progresso del web e, di fatto, furono viste come dei veri e propri standard.
Con la parola standard si intende un pacchetto di strumenti che uniformino la produzione di documenti validi, rendendoli compatibili alla maggior parte dei software di navigazione disponibili. Progettare con gli standard significa creare siti web compatibili all'indietro (che funzionino almeno decentemente nei vecchi browser) e in avanti (il sito creato oggi funzionerà anche sui browser di domani). Ecco alcuni degli aspetti posivi dell'adottare correttamente questi strumenti:
- Basta creare una sola versione del sito in quanto questo potrà essere visualizzato su tutti i tipi di browser e user agent, come cellulari (pensate che con un corretto utilizzo di XHTML non occorre nemmeno creare una versione WAP!) e palmari, passati e ancora da inventare.
- Si riesce ad ottenere la separazione della presentazione dal contenuto grazie ai fogli di stile CSS, un semplice linguaggio che permette di realizzare layout anche complessi. La potenza dei Cascading Style Sheet sta appunto nel fatto che funzionano a cascata; dopo un mese di lavoro per realizzare e mettere a punto il sito di un'azienda, il titolare di questa decide di cambiare lo sfondo o le dimensioni dei caratteri in tutte le cento pagine che avete creato: cambiando una semplicissima dichiarazione nel foglio stile le modifiche raggiungeranno a cascata l'intero sito (si riducono così i costi di manutenzione); avete bisogno di una versione stampabile? Basta creare un foglio stile adeguato e questo sarà disponibile per tutto il vostro progetto.
- Questo permette di concentrarsi totalmente sulla struttura dei nostri documenti e sul contenuto degli stessi. Ecco che si evita il "Garbage in, garbage out", ovvero "se inserisco spazzatura ottengo spazzatura". Ottenere delle pagine semantiche sarà un obiettivo più raggiungibile e più chiaro.
- A livello pratico, l'adozione degli standard web riduce in maniera notevole i costi di produzione/manutenzione di un sito.
Gli strumenti cui accennavo prima sono fondamentalmente tre:
- XHTML per la struttura;
- CSS per la presentazione;
- DOM per il comportamento. Il Document Object Model serve a produrre codice di scripting funzionate su tutti quei browser che utilizzano (o presto adotteranno) gli standard w3c. Per esempio, il Javascript Standard è l'ECMAscript (www.ecma-international.org).
La serie completa di strumenti la trovate sul sito del w3c (www.w3.org).
Gli standard sono il futuro del web. E noi siamo il futuro.