Come al solito Ettore ha detto tutto e ha detto bene.
Ovvio che sia io che lui siamo in conflitto di interessi su di un argomento del genere.
Io posso dire la mia lavorando da poco in quel settore. Prima credevo che bastasse buttare là qualche parola in inglese e il gioco era fatto.
Poi mi sono reso conto che se le pagine non sono ben tradotte, anzi ben localizzate (e quindi non solo testo, ma anche grafica e gli stessi contenuti devono essere rivisti sulla base della lingua scelta) non si fa una bella figura e probabilmente manco si vende quello che si offre.
Se vi trovaste di fronte ad un sito scritto in italiano scadente, addirittura con errori di grammatica o sintassi sareste poi motivati a completare un acquisto?