Non è la sede adatta per chiedere suggerimenti sul "cosa escogitare" per eludere ciò che legalmente non va bene.
I fatti sono questi:
la legge Urbani è strana almeno quanto il suo cervello (in democrazia si può dire), in quanto possiamo scaricare in piena legalità i file musicali che troviamo in Internet (protetti o meno), ma non possiamo esserne i fornitori se non abbiamo acquistato la licenza SIAE per ogni singolo brano edito, messo a disposizione dei nostri visitatori.
Lo sa Urbani che il download di un file musicale fatto via streaming è a tutti gli effetti, un download obbligatorio e del tutto involontario, inevitabile, affinché si possa ascoltarne il contenuto? Lui no, di certo, ma chi conosce almeno l'ABC del funzionamento di un browser sì.
La stranezza della formula: "puoi scaricare" ma non puoi mettere in download nemmeno un secondo di un file musicale edito, è un tentativo disastrato, estremamente illogico che mira ad una sorta di terminazione del file sharing, che "dovrebbe" finire in base al divieto di fornire files a chi non dovrebbe nemmeno fornirli. Siamo nel regno dell'assurdo.
Se tu hai acquistato la licenza per tutti i brani editi che metti in possibilità di ascolto e hai esposto il cosiddetto "bollino blu", allora i tuoi visitatori possono scaricare i brani, sia perché è legale e sia perché è inevitabile. Se poi, il tuo visitatore prende i files dalla cache e se li vende, il problema non è tuo ma suo.
Come ripeto correntemente: "Non immaginano quanti siamo in Internet e con almeno 18 anni di età" !
Alle prox, in cabina, potranno cambiare un mucchio di cose, solo e dico solo, perché hanno toccato un tasto che duole a mi-lio-ni di surfer. Non aggiungo altro.
NAP