Ma non era affatto un eroe, era un poveraccio che faceva il suo lavoro (si può approvare o no, ma quello era il suo lavoro) e che, se proprio la vogliamo dire tutta, ha avuto anche una bella dose di sfortuna, se è vero che bastavano un paio di centimetri più in là e il proiettile avrebbe colpito il giubbotto.[supersaibal]Originariamente inviato da seifer is back
se avesse scritto una lettera direttamente alla madre sarei d'accordo al 100%
ma non é così.. se si sceglie di scrivere una lettera su un giornale é perché si vuole controbattere a quello che gli altri organi d'informazione dicono...
scrivere quella lettere a freddo, quando ormai l'onda emotiva si era esaurita non avrebbe avuto senso, doveva approfittare del momento dove tutti speculano...
ma speculare parlando bene, va bene a tutti, il buonismo come al slito regna sovrano... dire "é un eroe" é giusto, é morale, ma se fossi io il figlio risponderei ugualmente "m'importa una sega di avere un padre eroe, io lo voglio vivo" [/supersaibal]
Però, realisticamente: la vedova non leggerà quella lettera, non ora, e chissà se avrà mai voglia di farlo. Le stesse cose, dal mio punto di vista totalmente condivisibili, potevano essere espresse in un articolo, senza personalizzazioni.