Keep it simple!

Questo è ormai un altro motto famoso. A braccetto con Say it with a standard language!, Fallo in modo semplice! entra di diritto nel mondo del nuovo web.

Uno dei miei designer preferiti lo predica da un po' di tempo: www.simplebits.com, e io lo trovo quantomeno fondamentale. Essendo semplici nell'esposizione e nell'organizzazione delle proprie idee, il nostro sito, i nostri utenti e noi stessi ne trarremo un sacco di vantaggi.

Vorrei chiarire una cosa: per semplicità non intendo assolutamente superficialità, anzi. Significa fare le cose sapendo quello che si sta realmente facendo, studiando ogni dettaglio.

Cerchiamo di capire cosa davvero vogliamo dire con il nostro sito, eliminiamo tutto l'inutile, il superfluo. Non parlo qui di siti di e-commerce, ma dei nostri siti personali e dei nostri piccoli progetti. Chi se ne frega delle previsioni meteo, delle ultime news dal mondo, ad esempio. Un utente entra nel nostro sito personale: perchè? Vorrà piuttosto sapere un nostro parere su un certo argomento, vorrà vedere qualche bella foto che ci ritrae o ritrae la nostra realtà, vorrà dirci cosa ne pensa lui di un determinato argomento trattato e via dicendo.

Quindi, finora abbiamo sottolineato l'importanza dell'organizzazione, strutturazione e semplicità. E secondo voi, qual è il miglior mezzo per raggiungere questo risultato. Ma gli standard, ovviamente: serviva chiedere?

Le tre caratteristiche appena elencate vanno applicate anche e soprattutto al codice di markup: via tutti gli elementi che non ci servono, via tutti i tag inseriti solo per gestire lo stile; cominciamo a imparare il concetto che sta alla base di metalinguaggio: dare informazioni sulle informazioni. Scriviamo i tag che ci servono a raggiungere questo scopo, nulla di più: no tabelle per layout quanto piuttosto un razionale e logico utilizzo dei div per creare e definire le macroaree dei nostri documenti: testata, barra di navigazione, contenuto principale e via dicendo (e non abusiamo dei div: essi servono a creare con semplicità una personale struttura, non una selva di rettangolini annidati!).

Cari miei, siamo sulla via del futuro.