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  1. #1

    linux, powerpc, Ibm e cina.

    La Cina punta tutto il suo futuro informatico su linux e powerpc.
    Si stanno riscrivendo quasi tutti gli standard informatici (3G wireless, lan wireless, compressione audio-video ecc) ma per ora si sta affidando a Linux come OS di riferimento.
    Recentemente Ibm ha venduto interamente il suo comparto pc alla Lenovo (che era in perdita, ma non in maniera preoccupante per un gigante come ibm) e ha lanciato (con altri partner) il progetto power.org.
    Ora la ibm pare che voglia basare il suo business principalmente su server e powerpc finanziando la sua scommessa, linux.

    Cercando ti tirare le somme, da queste ed altre notizie, credo che ibm stia puntando a crearsi un nuovo mercato. Come aveva fatto molti anni fa con i pc (non a caso detti ibm compatibili) credo che stia puntando a ripetersi su piattaforma power.

    Piu' gente conosco e piu' apprezzo il mio cane (Socrate)

  2. #2
    Tirando le somme non ve ne frega nulla

    siete solo dei nerd, e io che penso a voi


    un uppino eccezionale questo

    Piu' gente conosco e piu' apprezzo il mio cane (Socrate)

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di cacao74
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    Originariamente inviato da HarravanS
    Tirando le somme non ve ne frega nulla
    Tieni, ti restituisco le somme...
    Mi sa che qualcosa è cambiato e non te ne sei accorto:
    http://punto-informatico.it/p.asp?i=51682

    sob!
    slack? smack!

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Marcolino's
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    PS, i PC sono stati effettivamente inventati da IBM ma i "compatibili" non sono PC IBM, ma cloni.

    Se oggi puoi scrivere queste righe, lo devi anche a persone che pian piano, si sono messe a smembrare un computer IBM per capire come era fatto e se era possibile clonarlo.
    Se oggi puoi scrivere qui, lo devi però anche a IBM, che non ha mai voluto pretendere nulla dai brevetti che gravavano sui suoi Personal Computer e che quindi potevano far morire sul nascere la "favola" dei Compatibili.
    Se oggi scriviamo qui lo devi ai compatibili e non ai PC IBM, senza i primi i costi di una macchina avrebbero continuato ad essere talmente alti che pochi di noi qui, oggi, potrebbero permettersela.

    Di tutto ciò cosa se ne farà la cina non lo so, penso nulla di buono vista la blindatura che ha messo in atto oramai da anni, di tutto ciò che non è "cinese".

    Ora ti pongo io una "question", che mi sai dire di Wienux?

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da cacao74
    Tieni, ti restituisco le somme...
    Mi sa che qualcosa è cambiato e non te ne sei accorto:
    http://punto-informatico.it/p.asp?i=51682

    sob!
    dal primo commento su PI:

    Prima di commentare...

    Compreso chi ha deciso il titolo...

    In pratica Pechino (e non la Cina...) utilizzava già Windows, ma senza licenze. Per questioni di politica estera la Cina sta cercando di regolarizzare in fretta la sua posizione, quindi Pechino si è trovata di fronte alla scelta di cambiare software o acquistare le licenze. Solo che i tempi erano troppo ridotti per una migrazione e quindi ha deciso di acquistare le licenze dei software che, ripeto, già utilizza.
    In definitiva non è cambiato nulla se non per la Microsoft che ha incamerato un po' di soldi.
    francesco

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di cacao74
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    fra7576, ho letto anche quel commento, ma la notizia mi aveva amareggiato parecchio. la speranza di apertura verso sistemi liberi non muore...staremo a vedere.

    ciao
    slack? smack!

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Marcolino's
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    Ragazzi c'è un aspetto importante quando si parla di Cina.

    Qui non c'entra il free software purtroppo, ma la possibilità di blindare il sistema di informazione principale degli studenti cinesi, gli stessi che portarono in piazza tien anmen la loro protesta. Con Windows ciò non era possibile.

    La cina vuole entrare di diritto tra i "grandi" paesi della terra e certo non vuole farlo con la questione delle licenze di Windows pendenti. Le ha pagate anche perché non puoi presentarti ad un vertice del G8 pretendendo il massimo dai tuoi commerci, sapendo che gli altri sanno, che tu te ne freghi delle leggi e degli accordi commerciali.

    Qui Linux non c'entra affatto, ma c'entra la politica commerciale della Cina.

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di alexmaz
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    In effetti ho pensato anche io che IBM avesse deciso di puntare sull'architettura Power per ricreare un nuovo mercato pc. Speriamo che almeno convincano ATI e NVidia a fare dei driver Linux PPC
    The individual has always had to struggle to keep from being overwhelmed by the tribe. If you try it, you will be lonely often, and sometimes frightened. But no price is too high to pay for the privilege of owning yourself.

  9. #9
    Attenzione alla questione Pechino, è stato spiegato.

    E' stata una questione di tempo, la soluzione subito pronta era su windows e farne una linux avrebbe richiesto tempo. Per questo motivo si è scelto windows.

    Per la blindatura non ne sarei tanto sicuro. Al tempo di Tien Amen, un importante membro del governo (o del partito, è uguale) aveva capito l'esigenza di cambiamenti. Purtroppo tale "illuminato" sparì. Ora a causa dello sviluppo i problemi di modernizzare (anche inteso come libertà) sono tornati alla ribalta, pena il rallentare della crescita visti i divari di sviluppo nelle varie regioni, e di questo i nuovi dirigenti del partito ne sono consapevoli. Il controllo c'è e ci sarà per ancora molto tempo, ma non reputo possibile un giro di vite in senso autoritario e verso uno stato di polizia ancora più rigido.
    Anche perchè ora come ora ritengo più plausibile che la Cina crei standard ad hoc per non pagare royality all'esterno e così finanziare il mercato tecnologico interno.

    Per quanto riguarda la nuova piattaforma intendo che IBM presumibilmente abbia intuito un vento di cambiamento e voglia portare "il gioco" su un tavolo diverso anche sta volta da lei creato e magari togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
    Piu' gente conosco e piu' apprezzo il mio cane (Socrate)

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