"CORTEO"
TIPO DI GIOCO: politico, storico, di simulazione
AUTORI: Massimo Casa, Giulio De Petra, Alvaro Lojacono, Piergiorgio Maoloni,
Sergio Zoffoli
EDITORE: C. Un S. A. - Mondadori
ANNO DI EDIZIONE: 1979 - 1980
NUMERO DI GIOCATORI: 2 o a squadre
DURATA: 3 ore
LINGUA: materiali e regole in italiano
Corteo è un gioco di simulazione che ricostruisce lo scontro fra un corteo di dimostranti e le forze dell'ordine in una città immaginaria. La mappa rappresenta il centro di una metropoli europea, ricco di luoghi significativi per il Potere: dai palazzi della Politica alle sedi dei Partiti, da quelli della Finanza a quelli dei Media. La mappa è esagonata e in ogni esagono c'è una costruzione, raffigurata con grande accuratezza, che rappresenta un luogo particolare. Ogni luogo ha un valore in punti, determinato dalla sua importanza sociale, storica e politica. Un giocatore (ma è meglio se sono due) manovra le pedine che compongono il Corteo di dimostranti, divisi nei vari gruppi politici e sociali che hanno caratterizzato i movimenti di insubordinazione sociale in Italia verso la fine degli anni '70. Il Corteo, per sua stessa natura vulnerabile, ha regole specifiche di movimento e di attacco che lo rendono forte: deve raggiungere il maggior numero dei luoghi che sono i suoi obiettivi di gioco. Contro il Corteo si muovono le forze del Potere, Polizia e Carabinieri, che devono evitare che i manifestanti raggiungano i loro obiettivi e arrestarne il più possibile. Il gioco è punteggiato dal movimento continuo delle forze in campo: i manifestanti si possono spostare in metropolitana, il Potere dispone dei veloci Blindati, unità molto forti che possono muoversi in colonna. Per i giocatori è fondamentale capire bene le diverse possibilità che offrono le strade sulla mappa di gioco. Ironico e incruento, Corteo ricostruisce le atmosfere degli scontri di piazza alla fine degli anni '70 in Italia, con molti riferimenti alla situazione politica e sociale dell'epoca. Oltre al gioco di base, ci sono anche quattro Scenari a tema e due Varianti molto buffe (che si trovano solo nell'edizione originale), una delle quali simula il "black out" che ha colpito New York nel 1979.

