Originariamente inviato da caimano73
un programmatore 'serio' deve essere capace di programmare in qualunque tipo di linguaggio.
Ovvero uno può imparare a programmare in Java, ma se trasferito in Visual Basic o C++ o Delphi deve poterlo fare lo stesso, chiaramente dopo aver appreso i rudimenti di quel linguaggio.
Le tecniche di programmazione sono infatti indipendenti dal linguaggio usato.
Si questo è vero ma solo in parte,infatti per programmare bene in un certo linguaggio occorre una lunga eseprienza e non si può pretendere che un programmatore che ha sempre lavorato n C++ a cui si è dato un mese di tempo per imparare i rudimenti di java abbia le stesse capacità programmatorie in java di uno che ha sempre lavorato in java (ogni nome di linguaggio è puramente casuale... ),per quanto radicate e ben strutturarte possano essere le sue "tecniche di programmazione".E' chiaro che anche quelle contano in misura notevole ma non bastano.E' anche vero che la domanda nbel modo in cui è stata posta non è molro sensata,come è gia stato detto.Un programmatore "serio" non vuol dire nulla.Si può parlare al limite di linguaggi più o meno in voga in un certo periodo,più o meno ricercati dalle aziende per alcune caratteristiche (ad esempio python per la semplicità di apprendimento ),comunque in generale ogni problema ha uno o due linguaggi più confacenti alla sua risoluzione per le sue carateristiche,e la scelta va fatta in base ad esse,(se possibile).