Moltissimi lettori, come noterete nei commenti, hanno segnalato le esperienze di Jacopo Fo sull'argomento, per cui mi sembra doveroso chiarire che ne ero a conoscenza; non le ho citate perché più che altro giustamente incentrate sul biodiesel, cosa seria e ben diversa dall'olio di colza dell'hard discount aggiunto e dosato a mano.
Fo, comunque, sostiene che si può aggiungere una percentuale di olio di colza alimentare, ma anche che "sembra inoltre che a lungo andare l'olio di colza lasci dei depositi e quindi si rende necessaria una pulizia periodica del motore". E aggiunge: "Attenzione anche a un'altra cosa: non si deve utilizzare olio di colza puro, ma un olio raffinato, privato della glicerina". Ma, come dicevo, l'olio di colza del supermercato non è privato della glicerina.
Fo ha anche partecipato a un interessantissimo dibattito a Radio 24, ascoltabile in streaming (RealPlayer) e anche scaricabile, insieme con Mario Renna (vice presidente di Assobiodiesel), Mauro Tedeschini (direttore di Quattroruote) ed Enrico De Vita (responsabile del settore auto per il movimento dei consumatori), tutti contrari al cocktail fai-da-te. Il programma segnala l'esperienza tedesca con l'olio di colza (incentivata addirittura dal governo tedesco, ma fallita), nota che il diesel già ora in vendita contiene una percentuale di oli vegetali e sottolinea che questo tipo di esperimenti invalida la garanzia sull'auto e quindi può costare assai caro.
Secondo informazioni fornite da un chimico del settore, invece, l'additivazione (non la completa sostituzione) di olio di colza e/o di girasole funziona da anni e un motore diesel aspirato funziona persino meglio: l'olio ha maggiore potere lubrificante e persino detergente. Nei turbodiesel si possono invece avere problemi. Le percentuali di olio di semi da non superare sarebbero approssimativamente il 10% in inverno e il 30% in estate.
Sembra insomma che anche secondo i fautori dell'innocuità dell'olio di colza come carburante non si possa rimpiazzare completamente il gasolio della pompa, per cui il risparmio possibile finisce per essere modesto rispetto al rischio di danneggiare seriamente il motore.
Infine, un lettore segnala la probabile origine di questo appello: un blog di un utente che si fa chiamare Uriel e risale al 14 marzo 2005.