Conclusione prevedibile, anche se non esaustiva.
Diventa comunque difficile, adesso, giustificare dichiarazioni come queste:
"'L'atteggiamento di fermezza era l'unico che il governo potesse assumerè e 'proprio perché la nostra amicizia con il governo ed il popolo americani è forte e leale, abbiamo il dovere di esigere da loro la massima collaborazione per raggiungere la verità dei fatti ed individuare le responsabilità'. Queste le parole di Silvio Berlusconi al Senato... Il presidente del Consiglio è fiducioso sulla possibilità che la commissione d'inchiesta, la cui istituzione rappresenta un fatto della 'massima importanza', possa chiudere rapidamente le indagini con dei risultati positivi: tre o quattro settimane al massimo. A questa commissione Berlusconi attribuisce una grandissima importanza non solo in quanto 'testimonianzà della 'fermezzà di Roma sulla vicenda, ma anche in quanto 'dimostrazionè della grande considerazione che gli alleati americani, con il loro presidente George Bush in testa, hanno dell'Italia" (Ansa, 9 marzo 2005)"