Per il DNS: un tempo andava specificato dall'utente. Oggi viene fornito all'atto della connessione tramite protocolli di configurazione automatica.
Per il routing: in genere la connessione da casa verso il provider e di tipo punto-punto. Da li' in poi comincia il routing vero e proprio.
Internet e' una rete dinamica. La configurazione di intere sottoreti puo' cambiare senza alcun preavviso. Una societa' che gestisce un gruppo di indirizzi IP puo' spostare il suo sito dall'uno all'altro mantenendo la stessa URL. Un sito che ora esiste fra un'ora potrebbe scomparire nel nulla. E altri dieci nuovi andarlo a sostituire.
Percio', quasi tutti i protocolli di routing sono stati progettati per memorizzare informazioni in soft state.
Vale a dire: quando un router riceve segnali da un host, memorizza l'indirizzo di quell'host e il modo per raggiungerlo in modo da poter inoltrare informazioni verso quel destinatario. _MA_ questa informazione ha una breve aspettativa di vita (di solito 5-10 minuti) dopodiche viene scartata o quantomeno l'host viene reinterrogato per verificare la consistenza delle informazioni.