Non so quanto sia attinente al forum comunque... brevissimo riassunto di comunicazioni elettriche, come se non avessi nulla da fare.
Stiamo parliamo di segnali elettromagnetici in generale.
Un segnale puramente sinusoidale si dice monocromatico. E' composto da una sola ben definita frequenza.
Un segnale qualsiasi puo' essere rappresentato come la somma di tanti contributi sinusoidali aventi ampiezza, fase e frequenza diversi. L'insieme di questi contributi si dice spettro del segnale.
In particolare se il segnale è periodico non sinusoidale (ad esempio un'onda quadra) lo spettro è composto da sinusoidi di cui quella a frequenza più bassa (prima armonica) ha la frequenza di oscillazione dell'onda quadra (nel tuo caso 3Hz) e da una serie infinita di contributi a frequnza multipla della prima armonica (armoniche superiori). Esisterà quindi un contributo a 6Hz, uno a 9Hz, uno a 12 etc... l'ampiezza dell'armonica decresce con l'aumentare della frequenza tanto che dopo un certo limite puo' essere considerato nullo.
Lo strumento matematico che permette questi dipi di analisi è la trasformata di Fourier.
Raggi gamma, raggi infrarossi, microonde, luce visibile, onde emesse dal telefonino, dalla rete Wifi, dalle emittenti televisive terrestri, satellitari, onde radio.... sono tutte onde elettromagnetiche (oscillazioni di un campo elettrico e un campo magnetico) e come tali quello che le differenzia è solo la frequenza....
Ovviamente se comunichiamo su una determinata frequenza sinusoidale(in genere relativamente alta... non 3Hz!), chiamata portante, dobbiamo usarla per trasmettere dei dati. Una semplice onda sinusoidale non porta informazione. Quello che si fa è modulare la portante, cioè variare di poco nel tempo le sue caratteristiche in modo proporzionale ai dati che vogliamo inviare.
Esempi sono la modulazione d'ampiezza in cui si varia l'ampiezza del segnale, la modulazione di frequenza in cui si varia di poco la frq della portanete. Esistono altri sistemi di modulazioni più complicati che si adattano alla trasmissione di dati digitali come le modulazioni M-QAM (M-QASK) ma non ha senso parlarne qui.
Come puoi intuire un segnale modulato non è più una sinusoide, anche se a causa delle variazioni lente della modulazione ancora ci assomiglia molto. Questo significa che lo spettro del segnale modulato contiene altre frequenze oltre alla portante. Non sto a scendere in dettagli ma nei casi di uso pratico queste nuove frequenze sono tutte raggruppate molto vicino alla portante.
Un ricevitore che voglia leggere i dati in arrivo deve sintonizzarsi sulla frequenza della portante (cioè eliminare tutte le frquenze che non le siano relativamente vicine) e decifrare le variazioni introdotte dalla modulazione (demodulazione). In questo modo si ricostruiscono i dati nella cosiddetta banda base, cioè i dati veri e propri non modulati.
In sostanza:
-trasmettitore, modula una frequenza portante con i dati da trasmettere.
-ricevitore, si sintonizza sulla portante filtrando tutte le freq che non le sono vicine, demodula il segnale rilevando i dati originari
Quando scegli una emittente sulla tua radio FM questa non fa altro che scegliere quale tra le tante portanti a disposizione deve demodulare.
Il bello di questa cosa è che si possono inviare sullo stesso mezzo fisico (aria, cavo etc...) tante informazioni diverse sovrapposte(canali) e poter, in fase di ricezione, decidere quale ascoltare.
Tutto questo raccontato in modo molto semplicistico..