Non ho gran che da raccontarti...
solo che
- Pinelli (riconosciuto in seguito totalmente estraneo ai fatti) si uccise (o fu ucciso) buttandosi da una finestra della questura di Milano, durante l'interrogatorio cui era sottoposto dal commissario Calabresi per la strage di Piazza Fontana
- buona parte dell'opinione pubblica di sinistra ritenne che 1) il tipo di interrogatorio cui era sottoposto fosse stato tanto feroce e disumano da spingere Pinelli a sfuggire da Calabresi nell'unica maniera possibile, cercando scampo sul cornicione ma cadendo nel tentativo; 2) la caduta di Pinelli fosse stata causata da un errore di "valutazione" durante un interrogatorio poco ortodosso (in soldoni, lo tenevano appeso per i piedi fuori dalla finestra per costringerlo a confessare)
Personalmente non avevo opinioni, nè in seguito ci fu un chiarimento ufficiale di ciò che per davvero avvenne quella notte, ma posso dirti che il clima di violenza e paranoia che si respirava in quei giorni avrebbe giustificato anche l'ipotesi più maligna
L'atteggiamento della stampa era secondo copione: i giornali filogovernativi propendevano per la tesi del suicidio per disperazione (Pinelli, resosi conto di essere stato ormai incastrato, avrebbe preferito la morte alla confessione ), i giornali dell'opposizione rilanciavano con le teorie che esponevo prima
La tele? ovviamente filogovernativa

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