Robert Plant, voce e leader dei Led Zeppelin, racconta a Radio Capital il suo nuovo album 'Mighty Rearranger'.

IL RITORNO

"Ho aspettato a lungo prima di riuscire a creare una musica così potente. Potrei anche dire che forse non credevo più nella mia capacità di scrivere musica. Pensavo che nella vita di un artista a un certo punto arrivasse un momento di creatività massima, uno zenith. Mi sono guardato attorno, tra quelli della mia era cronologia e ho notato che i temi, la sensibilità e la preparazione si erano smorzati col passare degli anni. Ma io non potevo pensare di non avere più nulla da dire nel mondo pop, se questo può chiamarsi pop. Invece, 3 anni e mezzo fa, quando ho incontrato gli Strange sensation, ho sentito che si ricreava quella speciale alchimia che univa i Led Zeppelin. Insomma, ho ritrovato un posto nuovo in cui stare e rifiorire. E' stata una sorpresa per me, una rivelazione perché sono partito che non avevo nulla da dire e mi sono ritrovato che avevo tutto da dire".

QUALCOSA DI NUOVO, NEI LUOGHI DELLA LEGGENDA

"Ho subito messo le cose in chiaro con gli altri musicisti. Ho detto: guardate, non voglio fare gli urletti del passato perché penso di averlo fatto troppo spesso. Ho cercato invece di creare un giusto equilibrio tra il suono e la voce. Così è venuto fuori un sound caratteristico che funziona molto bene. Il disco lo abbiamo registrato negli studi di Peter Gabriel a Bath, Solsbury Hill. E la leggenda racconta che nel fiume lì vicino vi scivolò il corpo di re Artù nell'ultima battaglia. E' un posto pieno di leggende. Io amo le favole. E sono stati questi luoghi ad ispirarmi, i primi tempi".

SECONDA PATRIA, IL MAROCCO

"All'inizio ero intimidito dal Marocco perché non ne capivo la cultura. Quando andai lì la prima volta, nel '71, c'erano già stati gli hippies e Hendrix ed ero un po' impaurito. Ma adesso ho capito. So parlare magrebino e ho amici inglesi sposati con donne magrebine che vivono lì. E' un paese meraviglioso con della gente meravigliosa. Quando sono arrivato a Timbuctu - esperienza splendida - ho sentito dei ritmi che non avevo mai sentito prima nella mia vita. Tu puoi anche contare quattro quarti ma il ritmo Tacamba - una delle canzoni dell'album si chiama così - secondo i Tuareg indica uno dei movimenti del cammello che corre. E ora mi colpisce che artisti di quei paesi come Kaled o Cheb Mami guardino all'Occidente mentre noi facciamo il contrario".

MANTIENI IL SUCCESSO

"Il criterio in base al quale devi vivere è mantenere il successo a tutti i costi perché la gente da te si aspetta questo. Ma alla fine diventi una prostituta. E' ciò che sono diventato. In realtà, sono preparato a qualsiasi critica perché tu vivi per la tua musica, non per partecipare a uno show televisivo per diventare qualcun altro in un altro mondo, dove non sei più a tuo agio. I musicisti non devono necessariamente andare a raccontarsi in televisione. Talvolta gli effetti sono terribili. Non credo sia il modo giusto per sopravvivere. C'è tutto questo nella canzone "Tin pan valley". Il successo è quando stai bene con te stesso".

da radio capital intervista in esclusiva