Sulla questione del pubblico impiego e degli aumenti è interessante questo articolo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...giavazzi.shtml
Sinceramente, lasciando perdere Berlusconi e la sua tracotante millanteria (oh come parlo bene questa mattina), faccio veramente fatica a vedere un serio impegno di questo governo a risollevare le sorti dell'economia; a spingere verso i mercati, la trasparenza, la solidità delle istituzioni che dovrebbero governare i mercati (vedasi il caso Fazio/Banca d'Italia/Lega Nord/Popolare di Lodi e la gestione delle nomine delle varie "autorità"), la protezione dei risparmiatori, la repressione di comportamenti disonesti (condoni vari che spingono solo verso altri comportamenti illegali perchè tanto prima o poi ne fanno un altro; l'ultima pagliacciata delle pene per bancarotta ecc..).
Eppure laddove i mercati funzionano (non parlo di sanità e istruzione pubblica per intenderci), dove c'è concorrenza, dove non si difendono i soliti interessi di elitè o corporativi, c'è crescita economica, c'è dinamismo, ci sono risorse che entrano in gioco.