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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    La Tv via Adsl di Alice

    La Tv via Adsl di Alice

    "Rosso Alice in Tv" e' una televisione via Adsl con programmi in streaming e in pay per view. Ma quanto costa?


    Arriva la Tv via Adsl di Telecom Italia dal nome "Rosso Alice in Tv", legata ad Alice 4 Mega. Anche Libero di Wind e Tiscali si preparano ad entrare nel mercato della Web Tv su banda larga ma finora c'era solo la programmazione di Fastweb: ora arriva anche Telecom Italia.

    La Tv di Alice, per ora disponibile solo nelle grandi città (Torino, Milano e Roma) e' un collegamento senza limiti di tempo, con velocità 4 Mbps, con un abbonamento base a cui si possono aggiungere contenuti in abbonamento (come già per esempio le partite del campionato di calcio di serie A per le quali Telecom ha acquisito i diritti) o solo pay per view.

    Nell'abbonamento base sono previste come dotazioni standard: un set-top-box, comprendente il decoder da collegare al modem Adsl e alla Tv per accedere ai contenuti di Rosso Alice in Tv; tutti gli accessori per la connessione (presa scart, alimentatore e cavi per il collegamento al modem); una smart card da inserire nel set-top-box; il telecomando e il modem Adsl con modulo Wi-Fi integrato, per collegare il Set-Top-box via cavo e fino a 5 Pc in modalità senza fili.

    L'abbonamento base dà diritto a vedere: le informazioni del canale News di Rosso Alice cioè "pillole di Tg", gossip, eventi e interviste speciali; il canale musicale Mtv; un catalogo di 200 film con il rinnovo di almeno 4 film al mese; lo sport, tra cui anche l'America's Cup.

    Con pagamento a parte, a consumo o in abbonamento, si possono vedere le partite di calcio, le partite e le repliche del campionato di basket, alcuni reality show delle principali reti nazionali, la community di Alice Live.

    Si potranno inviare e ricevere e-mail e Sms dal televisore e per questo è offerta come dotazione opzionale a pagamento una tastiera a infrarossi e un terminal adapeter per collegare i Pc non provvisti di tecnologia Wi-Fi al modem.

    Quanto costerà abbonarsi? Alcune indiscrezioni parlano di 49,95 euro di canone mensile, in sostanza 10 euro in più dell'abbonamento ad Alice 4 Mega (39,95 mensili) che non permette l'accesso ai film gratuitamente. Se così fosse, sarebbe un prezzo ancora troppo elevato, se lo compariamo all'offerta satellitare di Sky a cui si potrebbe aggiungere, solo per la navigazione in Internet, un abbonamento Adsl a 1,2 Mbps stando nello stesso budget di spesa ma con una più ampia possibilità di scelta di programmi e contenuti; e' caro anche se lo compariamo a Fastweb, con velocità più elevata e telefonate No Stop comprese, che offre l'accesso al magazzino Rai Click e la convenzione con Sky.

    Fonte : http://www.zeusnews.it/index.php3?ar...162&numero=999


  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di zizi7676
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    Re: La Tv via Adsl di Alice

    Originariamente inviato da Cisco x™
    La Tv via Adsl di Alice

    "Rosso Alice in Tv" e' una televisione via Adsl con programmi in streaming e in pay per view. Ma quanto costa?


    Arriva la Tv via Adsl di Telecom Italia dal nome "Rosso Alice in Tv", legata ad Alice 4 Mega. Anche Libero di Wind e Tiscali si preparano ad entrare nel mercato della Web Tv su banda larga ma finora c'era solo la programmazione di Fastweb: ora arriva anche Telecom Italia.

    La Tv di Alice, per ora disponibile solo nelle grandi città (Torino, Milano e Roma) e' un collegamento senza limiti di tempo, con velocità 4 Mbps, con un abbonamento base a cui si possono aggiungere contenuti in abbonamento (come già per esempio le partite del campionato di calcio di serie A per le quali Telecom ha acquisito i diritti) o solo pay per view.

    Nell'abbonamento base sono previste come dotazioni standard: un set-top-box, comprendente il decoder da collegare al modem Adsl e alla Tv per accedere ai contenuti di Rosso Alice in Tv; tutti gli accessori per la connessione (presa scart, alimentatore e cavi per il collegamento al modem); una smart card da inserire nel set-top-box; il telecomando e il modem Adsl con modulo Wi-Fi integrato, per collegare il Set-Top-box via cavo e fino a 5 Pc in modalità senza fili.

    L'abbonamento base dà diritto a vedere: le informazioni del canale News di Rosso Alice cioè "pillole di Tg", gossip, eventi e interviste speciali; il canale musicale Mtv; un catalogo di 200 film con il rinnovo di almeno 4 film al mese; lo sport, tra cui anche l'America's Cup.

    Con pagamento a parte, a consumo o in abbonamento, si possono vedere le partite di calcio, le partite e le repliche del campionato di basket, alcuni reality show delle principali reti nazionali, la community di Alice Live.

    Si potranno inviare e ricevere e-mail e Sms dal televisore e per questo è offerta come dotazione opzionale a pagamento una tastiera a infrarossi e un terminal adapeter per collegare i Pc non provvisti di tecnologia Wi-Fi al modem.

    Quanto costerà abbonarsi? Alcune indiscrezioni parlano di 49,95 euro di canone mensile, in sostanza 10 euro in più dell'abbonamento ad Alice 4 Mega (39,95 mensili) che non permette l'accesso ai film gratuitamente. Se così fosse, sarebbe un prezzo ancora troppo elevato, se lo compariamo all'offerta satellitare di Sky a cui si potrebbe aggiungere, solo per la navigazione in Internet, un abbonamento Adsl a 1,2 Mbps stando nello stesso budget di spesa ma con una più ampia possibilità di scelta di programmi e contenuti; e' caro anche se lo compariamo a Fastweb, con velocità più elevata e telefonate No Stop comprese, che offre l'accesso al magazzino Rai Click e la convenzione con Sky.

    Fonte : http://www.zeusnews.it/index.php3?ar...162&numero=999

    pensa libero nella sua darà 50 canali italiani gratuiti compresi nel prezzo del nuovo tuttoincluso (circa 40 euro al mese)...
    "ogni giorno qualcosa di meno non qualcosa di più,molla tutto ciò che non è essenziale e da lì progredisci"
    Bruce Lee

  3. #3
    QUELLO CHE IO HO CAPITO E' CHE ALICE TV A DEGLI APPARATI IN CENTRALE X CONTO SUO ANCHE BANDA DEDICATA ,NON E'ATTACCATA AGLI DSLAM ADSL DOVE CI SONO LE ALICE E' WOLSALE, ( ANCHE XCHE SE SERVIRAì MOLTA BANDA QUINDI I 155 MEGA CHE COLLEGANO GLI DSLAM DIVENTEREBBERO POCHINI ) E' SAREBBE GIA' STATA DISPONIBILE IN TUTTA ITALIA, INCECE DEVONMO METTERE GLI DSLAM APPOSTA X LA ALICETV E' INCOMINCIANO A INSTALLARLI NELLE CITTA PIU' GRANDI
    SOLITUDES, collana MUSIC FOR YOUR HEALT, CD NATURAL MASSAGE THERAPY , brano 1, RETREAT TO CALM , 13 minuti!!! stanchezza affaticamento, questo brano spazza via tutto , ma non doveTe interrompere l'ascolto ,o fare altro ,QUEL BRANO E' FAVOLOSO ( miracoloso !! ) ,lo trovate info@ilgiardinodeilibri.it .

  4. #4
    quello che e' sicuro che se' un isp vuole offrire il servizio tv in quella centrale deve avere fibra ( propria...affittata..condivisa..) ma deve avere la fibra, .. qualcuno sa come anno fatto con i cavi sottomarini che fanno il giro del mondo??? ognuno si e' tirato il suo cavetto in fibra in fondo al mare , o anno fatto qualche consorzio ?!
    SOLITUDES, collana MUSIC FOR YOUR HEALT, CD NATURAL MASSAGE THERAPY , brano 1, RETREAT TO CALM , 13 minuti!!! stanchezza affaticamento, questo brano spazza via tutto , ma non doveTe interrompere l'ascolto ,o fare altro ,QUEL BRANO E' FAVOLOSO ( miracoloso !! ) ,lo trovate info@ilgiardinodeilibri.it .

  5. #5
    IMHO come inizio non e' il massimo.. Come qualcuno faceva notare sky e' molto meglio ( e costa molto meno in confronto ), senza considerare anche la qualita' dei programmi..
    Quando + in la' sulla IPTV di rossoalice ci saranno anche i "canali televisivi" tipo sky ( e perche' no come fa adesso fastweb che ha stretto un accordo con sky ) beh si che sara' interessante..
    Ciao !

  6. #6
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    E' davvero tutto pronto per la Tv via ADSL?


    Venerdì 3 Giugno 2005:
    Doveva partire questa primavera ma ormai sembra che il lancio del primo servizio di TV via ADSL slitterà alla tarda estate. Comunque è certo che gli ultimi mesi dell’anno saranno un rincorrersi di annunci da parte dei vari gestori di offerte di pacchetti di contenuti televisivi distribuiti attraverso quella che è di gran lunga la forma più diffusa di banda larga consumer in Italia. Si attendono offerte almeno da Telecom Italia, Wind, Tiscali, Tele2, che hanno scelto la televisione come “killer application” per contemporaneamente fidelizzare i propri clienti e aumentare l’ARPU, il ricavo medio per utente che è il miraggio di tutte le telecom mondiali.

    Eppure, sulla strada della ADSL TV ci sono ancora diversi ostacoli, certo non insuperabili ma comunque da superare perché il nuovo servizio sia un successo commerciale (che sia tecnicamente possibile è indubbio ed è stato abbondantemente dimostrato sul campo). Prima di tutto, un dato: perché la televisione via ADSL funzioni, è necessario che la banda grezza disponibile sia almeno di 4 Mbit al secondo in download, ossia nella migliore delle ipotesi circa 450 Kbit effettivi continui. Altrimenti le prestazioni si degradano e la sequenza perde frame (il video va a scatti), l’audio regge per un po’ poi comincia anche quello a degradare. Gli ostacoli tecnici sulla strada della TV ADSL sono quindi quelli che mettono in pericolo la banda minima.

    Il primo di questi ostacoli viene da quella cosa che con terminologia arcana viene definita topologia, ossia struttura geometrica (i matematici ci perdoneranno la semplificazione) della rete ADSL. Che è la cara vecchia rete telefonica, con i suoi bei circuiti di doppino in rame che uniscono ogni abbonato a una centrale. La rete, appunto, telefonica, è stata concepita per far funzionare i telefoni al minor costo di impianto possibile e nella sua parte finale (il local loop) non è praticamente cambiata negli ultimi trent’anni: un tratto in doppino di rame che va dalla centrale all’apparecchio telefonico e che porta un segnale che non subisce più modificazioni se non di tipo elettrico (in Italia raramente) . Per il suo mestiere, portare conversazioni telefoniche, funziona benissimo, anzi, soprattutto in Italia, è persino sovradimensionata. Se però si cerca di farci viaggiare dati a velocità sempre crescenti, i suoi limiti cominciano ad emergere. Il primo è dovuto alla lunghezza dei circuiti utente, i loop, che influisce alle prestazioni raggiungibili con le varie tecnologie ADSL. Oltre i 5 chilometri e mezzo questa cessa di offrire prestazioni superiori a quelle della normale connessione commutata, ma il limite utile è molto più basso. In condizioni ottimali (vedremo poi quali) e usando apparecchiature trasmissive di ultima generazione (ADSL 2 e 2+), i 4 Mbit sono sostenibili sino a 3,8 chilometri (alcuni dicono 3). In entrambi i casi ottime notizie per i gestori italiani: la lunghezza media del local loop da noi è un chilometro e mezzo, entro i due chilometri si trova l’80 per cento degli utenti e entro 4 praticamente il 100 per cento. Bene, però…

    Non è solo la lunghezza del doppino a influire sulla banda minima, contano moltissimo anche le caratteristiche di questo. Anche qui una prima buona notizia per noi: lo spessore del rame in Italia è secondo a livello europeo solo a quello della Germania. L’altra variabile, l’isolamento, è più controversa. Più si alza la frequenza del segnale “sparato” su un conduttore, più aumentano i fenomeni di interferenza reciproca (paradiafonia), che si manifestano in vari modi, genericamente indicati come “rumore”. Più il rumore sulla linea è alto, più è difficile mantenere la velocità di trasmissione (cresce il numero di errori a tutti i livelli della pila di protocolli). Per una trasmissione come quella televisiva che deve essere isocrona (ossia i pacchetti devono arrivare nell’ordine con cui sono inviati) si ha degrado del segnale video e poi audio. Il rumore è il primo colpevole della discrepanza tra prestazioni teoriche e quella effettive, disponibili alle applicazioni, di una connessione ADSL, che infatti cresce più che proporzionalmente con la velocità. A 6 Mbit è in pratica difficile superare in modo continuo i 700 Kbit/secondo se non su tratti brevi, e infatti oggi la migliore banda minima garantita per l’utenza business è in Italia su una connessione teorica a 6 Mbit di soli 128 Kbit/sec. in download.

    Le condizioni dei local loop variano da zona a zona e spesso anche da quartiere e quartiere o da caseggiato a caseggiato, e questo è un primo problema, anche perché i gestori, compreso il proprietario del local loop, non conoscono a priori le condizioni di esercizio di una certa tratta se non in linea teorica. Per questo i contratti di fornitura di ADSL ad alta velocità, oltre il Mbit al secondo, contengono spesso clausole che subordinano la fornitura del servizio a un periodo di utilizzo in prova, spesso anche abbastanza lungo (tre mesi) per sottoporre a test la linea, anche se teoricamente (per lunghezza del loop locale) abilitata a reggere le alte velocità.


    Poi ci sono i topi. Nel senso sia dei roditori che di tutti quegli agenti esterni (infiltrazioni d’acqua, rumore elettromagnetico, condensa) che possono danneggiare il doppino negli ultimi metri e decine di metri, quando spesso ci si trova già sulla proprietà degli utenti. Il patrimonio edilizio italiano è abbastanza vecchio e anche più vetusti sono gli impianti “tecnologici” al suo interno. Le connessioni telefoniche sono quasi sempre attestate nelle cantine dei palazzi o direttamente in cavedi coperti da un semplice tombino nelle abitazioni singole. Dal momento che la tecnologia telefonica analogica era sovradimensionata per quel che doveva fare, era anche molto resistente ai guasti, e anche se la linea era degradata funzionava ancora in modo accettabile (un po’ di fruscii e scricchiolii sulla linea non hanno mai impedito a nessuno di parlare al telefono). Solo quando il topo si era rosicchiato l’intera copertura isolante e aveva mandato in corto il circuito, la linea diventava veramente inutilizzabile. Con l’ADSL, questa resilienza se ne va, a discapito prima di tutto della famosa banda minima. C’è quindi da attendersi che anche per la televisione via ADSL varrà la regola “prima la proviamo e poi te la diamo”, che ha dei vantaggi pratici ma dal punto di vista della prevedibilità del business è un incubo.

    Anche perché non è finita. I gestori che vorranno offrire canali televisivi via ADSL si troveranno nella situazione dei fornitori di servizi che dipendono per una componente fondamentale della loro catena di fornitura da elementi che non controllano (i colleghi che lavorano per editori che dipendono dal servizio postale per raggiungere gli abbonati sanno di cosa parliamo). E’ vero che l’affidabilità di venti metri di doppino in rame probabilmente è maggiore in media di quella combinata delle poste, del portinaio curioso e del vicino che ama leggere gratis, ma bisognerà tenerne conto. Alcuni gestori decideranno di accettare solo utenti che nei test avranno superato di molto la soglia minima di prestazioni (segno di buone condizioni del loop), altri prenderanno dei rischi. L’esperienza insegna che sono i disservizi a influenzare l’immagine di un servizio nel suo complesso. Speriamo che i rischi siano calcolati. Ben calcolati.

    Per finire, la considerazione “filosofica”. Con il lancio dei servizi televisivi via ADSL i gestori di telecomunicazioni si troveranno per la prima volta a far dipendere una quota importante dei propri ricavi (se tutto va bene) e comunque dei propri costi, da cose che non controllano e di cui sono solo il canale distributivo, nella maggior parte dei casi non esclusivo (è difficile pensare che un gestore telecom metta in piedi una propria struttura di produzione tv, nemmeno le emittenti tradizionali ricorrono sempre più all’outsourcing). Forse è meglio così, visto l’effetto frenante che ha avuto sui mercati dei servizi a valore aggiunto l’eccessivo controllo preteso in passato dai gestori sulla catena del valore (leggi percentuale dei ricavi a loro riservati). Ci sarà sempre la possibilità di ottenere l’esclusiva, pagando, ma l’esperienza insegna che le esclusive che valgono la pena di esserlo sono poche e facilmente individuabili, con conseguenze rialzo dei prezzi (qualcuna ha sentito parlare dei diritti sui mondiali di calcio?). In Italia l’unico dato certo è che il solo fornitore di TV IP (non su ADSL però) ricava circa il 20 per cento del suo ARPU dalla televisione (in effetti dal video on demand più in generale), ossia circa 13 euro al mese. Che possono essere pochi o molti, secondo come si proietta la crescita del mercato della TV ADSL e della percentuale di questi soldi che andrà spesa per procurarsi contenuti televisivi attraenti. Già qualche gestore mette le mani avanti e preannuncia che alcuni contenuti del suo servizio di TV ADSL non saranno compresi nell’offerta in bundling con la connessione. Nella televisione via satellite questa strategia ha funzionato solo per alcuni sport “live” e il porno. Vedremo se i neofiti della TV a cavallo dell’ADSL riusciranno a innovare i modelli di business senza cadere nella trappola della giungla delle offerte e delle tariffe.

    Per indagare i modelli di business vincenti o comunque ben piazzati per esserlo nella nuova frontiera della TV, non esiste occasione migliore della coppia di convegni “Broadband Visions” e “Le Televisioni Digitali” in programma il 7 e 8 giugno alla Casa dell’Energia in Piazza Po 3, due eventi della Settimana della Banda Larga. Per visionare il programma dettagliato, registrarsi gratuitamente ed iscriversi ai seminari di interesse, è possibile usufruire del sito

    http://www.portel.it/news/news2.asp?news_id=12153

  7. #7
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    Telecom Italia: Sperimenta la TV via Internet in 4 città

    Telecom Italia: Sperimenta la TV via Internet a Roma, Milano, Bologna e Palermo



    Il lancio commerciale del servizio avverrà il prossimo autunno in 21 città italiane

    Dopo la fase sperimentale, oltre 4 milioni di famiglie potranno accedere dalla TV ad una ricca offerta di contenuti tra cui film, notizie, sport, musica, reality show ed eventi dal vivo attraverso un collegamento ADSL a 4 megabit al secondo

    In diretta anche le partite del campionato di calcio di serie A TIM e B TIM

    Inoltre sarà possibile vedere i tradizionali canali televisivi, navigare su Internet ed inviare email utilizzando il televisore come fosse un computer

    Partner della sperimentazione sono Alcatel, Microsoft e Pirelli


    Telecom Italia ha avviato la sperimentazione gratuita del servizio di IPTV che riguarderà inizialmente oltre un migliaio di famiglie in quattro città italiane (Roma, Milano, Bologna e Palermo).

    Il lancio commerciale del servizio, che attraverso un collegamento ADSL porterà nelle case degli italiani numerosi programmi e contenuti video con immagini ad alta qualità, è previsto per il prossimo autunno e raggiungerà inizialmente 21 città (Roma, Milano, Bologna, Palermo, Bari, Napoli, Padova, Cagliari, Genova, Firenze, Alessandria, Modena, Venezia, Verona, Torino, Trieste, Catania, Brescia, Biella, Sondrio, Reggio Emilia).

    Al termine della fase sperimentale, quindi, un bacino di oltre 4 milioni di famiglie italiane potrà essere raggiunto dall’IPTV.

    Oltre alla tradizionale programmazione offerta da alcuni canali televisivi, nella fase sperimentale sono disponibili nel catalogo anche numerosi contenuti in modalità video on demand che i clienti possono fruire quando desiderano, senza vincoli di orario, interrompendone e riprendendone la visione secondo le proprie esigenze con l’apposito telecomando.
    Gli spettatori possono infatti accedere attraverso la propria televisione ad una offerta che al momento è costituita da un centinaio di film, notizie di attualità e finanza, sport (tra cui calcio, vela, basket, volley, rugby) e musica.

    L’offerta commerciale del servizio IPTV di Telecom Italia si arricchirà ulteriormente con le dirette delle partite del campionato di calcio di serie A TIM e B TIM e del massimo campionato di basket, una vasta videoteca composta inizialmente da circa 600 film (cui si aggiungeranno 30 nuovi titoli al mese), reality show e gli appuntamenti in diretta proposti da “Alice Live” con noti personaggi del mondo della tv, della musica, del cinema e della scienza.

    Per la sperimentazione del servizio IPTV, nella casa del cliente viene installato il Set Top Box collegato alla TV per accedere ai contenuti e viene attivata Alice 4 Mega. Viene inoltre installato un modem ADSL Wi-Fi per collegare in modalità “senza fili” anche fino a 5 PC contemporaneamente.
    Sarà inoltre disponibile una tastiera a infrarossi per poter accedere comodamente ad Internet e inviare e-mail direttamente tramite il televisore.

    Alla sperimentazione dell’IPTV partecipano Alcatel, Microsoft e Pirelli in qualità di partner tecnologici.
    Alcatel contribuisce con le proprie tecnologie tra cui gli apparati di accesso ADSL di ultima generazione e la piattaforma "Open Media Suite" capace di distribuire sul televisore tramite un Set Top Box i contenuti di video entertainment.
    Microsoft ha fornito a Telecom Italia la sua innovativa piattaforma software "Microsoft TV IPTV Edition" che consente di testare e offrire una nuova generazione di servizi e contenuti video a pagamento. Microsoft e Alcatel collaborano per fornire agli operatori soluzioni complete e integrate, sviluppate per accelerare la disponibilità del protocollo IPTV utilizzando le reti esistenti e quelle in fase di sviluppo.
    Pirelli Broadband Solutions fornirà i propri router intelligenti e modulari per l’accesso alle più avanzate applicazioni dell’home networking (tra le quali Internet veloce con più collegamenti contemporanei, Voice Over IP, Wi-Fi) attraverso la banda larga e i Set Top Box, in grado di garantire servizi video di elevata qualità.

    Fonte Telecom Italia :

    http://www.telecomitalia.it/cgi-bin/...Type=EDITORIAL

  8. #8
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    Francesco ma praticamente dal post che hai fatto quello che parla se è davvero tutto pronto per la Tv via ADSL? ho capito praticamente che la connesione ottimale per una iptv sarebbe una 6mb con 128kb di banda minima garantita .
    Vuoi vedere che per quest inverno ci upperanno tutti a 6mb ?
    Allora si che quelli di fastweb si rosicano le dita , e magari ci mettono in fast visto che per il voip è una cosa essenziale ?

    Che ne dici ? :master: :master: :master:

  9. #9
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    Originariamente inviato da Andrea786
    Francesco ma praticamente dal post che hai fatto quello che parla se è davvero tutto pronto per la Tv via ADSL? ho capito praticamente che la connesione ottimale per una iptv sarebbe una 6mb con 128kb di banda minima garantita .
    logico più banda c'è meglio è ( e quindi possono alzare il bitrate della iptv ) , però ti ricordo che fastweb già erogava la sua IPTV con la 2 MEGA e la 4 Mega , il bitrate della sua IPTV non è che sia molto buona , adesso che hanno la 6 mega, mi pare che il bitrate della tv sia poco sotto i 2000 kb/s ).

    per tv ottimale bisogna vedere perchè esiste anche la IPHDTV .........

    Originariamente inviato da Andrea786
    Vuoi vedere che per quest inverno ci upperanno tutti a 6mb ?
    Allora si che quelli di fastweb si rosicano le dita , e magari ci mettono in fast visto che per il voip è una cosa essenziale ?

    Che ne dici ? :master: :master: :master:

    per il fast non penso proprio dato che Alice MIA gia c'è da molto tempo , e non ci sono problemi di latenza.

    per la velocità oramai il futuro è tutto su adsl2 e adsl2+ quindi prima o poi lo faranno

    cmq staremo a vedere....


  10. #10
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    francesco la sai l ultima sulla iptv della telecom ?
    Parlando con un tecnico di tin.it mi diceva che l'alice gate è il modem pirelli che utilizzeranno per tale servizio e poi che :
    i mux sono dei mux nokia...
    il vp sarà 8....
    il vc... 36...

    Ma il vc delle connesioni non è per caso il 35 ?
    Vuoi vedere che ci tocca fare un altra connesione per vedere rossoalice e la iptv ?

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