[supersaibal]Originariamente inviato da MasterLibe
No, aspetta. Il costo si manifesta nel momento in cui il dipendente matura la quota del TFR, perché come ogni costo deve seguire la competenza. Cioè il costo viene rilevato nel bilancio dell'anno in cui il TFR viene maturato, quindi rettifica il risultato dell'anno; non quelli futuri. È l'uscita finanziaria che viene posticipata: viene rilevato il costo a fronte di un debito verso il dipendente. Non confondere la gestione economica con quella finanziaria.

Per quanto riguarda presunte difficolta per le aziende, a me sinceramente non interessa: non mi è mai piaciuto dover prestare i soldi all'azienda a tassi ridicoli. Cerchino altri mezzi di finanziamento: non mi va di fare beneficenza in questo modo. [/supersaibal]
Intendo infatti la gestione finanziaria:
dal punto di vista economico viene rilevato il costo che va quindi a ridurre il reddito (e quindi il debito d'imposta) dell'esercizio;
dal punto di vista finanziario hai un passività che di fatto è una sorta di auto-finanziamento visto che quelle risorse le puoi utilizzare per investimenti.

Il tuo punto di vista sulla cosa è condivisibile soltanto che secondo me risulta essere un ostacolo non irrilevante per le aziende.

Ps: prima parlavo di "costo" per semplificare il linguaggio in maniera da essere più comprensibile il concetto da tutti. Per costo intendevo l'uscita di cassa e quindi intendevo il concetto finanziario e non economico.