Ciao,
per quanto riguarda l'inglese, il YOU impersonale è usato soprattutto nel linguaggio colloquiale, per quello formale si usa molto rigirare (da un punto di vista italiano, ovviamente!) i verbi al passivo.
Per esempio, quando dici "fai questa cosa" in inglese spesso suona come "questa cosa puo essere fatta...", quindi è difficile valutare, se si prescinde dal contesto generale della frase, se il you è stato usato per ragioni di marketing, come stimolo diretto all'azione, oppure come tu impersonale neutro, o come voi plurale, nel senso che si comunica a una collettività (il mod che parla al resto della community di un forum, per esempio).
E' ovvio per esempio che
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presuppone la comunicazione diretta al singolo, ma è anche vero che lo zio Sam sta invitando a uno a uno i singoli americani a compiere un'azione, e in questo senso il "you" inglese, come nelle regole dell'insiemistica, puo essere inteso come "any" (somma delle unità) e addirittura come "all", vale a dire insieme indistinto, a prescindere dalle unità che lo compongono. Il messaggio è fortissimo, da qulunque punto di vista lo si guardi, e questo fa di quel poster uno dei migliori esempi di comunicazione del mondo.
Per la traduzione in italiano, quoto al 100% Enrico Olivetti: dipende dal target, è impossibile dare una regola precisa.
Un consiglio, ma basato solo sul mio gusto personale: a me non piace quando l'interlocutore, nelle pagine di un sito, passa da tu a voi a tu impersonale fino al neutro assoluto. Secondo me è consigliabile tenere una linea unica e rivolgersi sempre nello stesso modo, per non correre il minimo rischio di disorientare o infastidire l'utente (e nelle redazioni il non attenersi a questa regola è considerato alla stregua di un refuso!).
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